Sta arrivando il temporale
GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta Sta arrivando il temporale, mostra personale di Francesco Gennari a cura di Lorenzo Giusti.
L’esposizione conferma il rinnovato impegno del museo di Bergamo nello studio e nella promozione del lavoro degli autori italiani maggiormente proiettati in una dimensione internazionale.
Nato a Pesaro nel 1973, Francesco Gennari è uno degli artisti più importanti della sua generazione. Nel suo lavoro, in cui le esperienze diverse della Metafisica e del Minimalismo trovano un punto di contatto, dà forma a percezioni e stati d’animo personali realizzando sculture, disegni come rappresentazioni di paesaggi mentali e fotografie di se stesso. Un percorso minuzioso e poetico, un’“indagine sottile”, di cui l’autorappresentazione costituisce un aspetto fondamentale.
L’artista definisce “autoritratti” tutti quei lavori che, in maniera differente, registrano la sua presenza, non solo in senso fisico, come corpo, ma anche in senso emotivo, restituendo una sensazione o un’atmosfera percepita. A volte si tratta di veri e propri autoritratti, in cui la sua figura è presente e ritratta in modalità differenti; altre opere, invece, sono lavori puramente astratti contraddistinti in ogni caso da una forte componente autobiografica: un ricordo, l’evocazione di un momento specifico o di un gesto quotidiano.
Nella pratica di Gennari i materiali rivestono una grande importanza: da quelli tradizionali della scultura a quelli d’uso comune, organici o industriali, tutti diventano espressione di una precisa condizione psicologica, variabile in relazione ai diversi momenti della giornata, ad accadimenti più o meno ricorrenti o ad azioni ripetute ogni giorno.
La personale alla GAMeC intende raccontare questa dimensione fluida ed eclettica del lavoro dell’artista, dando vita a un paesaggio mutevole, nelle forme e nei materiali, capace di restituire la complessità della ricerca di Gennari intorno al tema dell’autorappresentazione.
In mostra alcuni autoritratti fotografici “su menta” e una serie di nuovi lavori scultorei, mai esposti in precedenza, in vetro, marmo o bronzo, che, assieme ai riferimenti tradizionali, come il Minimalismo e la Metafisica, lasciano trasparire una fascinazione inedita per le forme architettoniche del barocco, evocate attraverso la presenza di linee sinuose e panneggi.
Completerà il progetto un catalogo bilingue, edito da Skira, con saggi dedicati al tema dell’autorappresentazione e al disegno.
La mostra è parte di una serie di iniziative realizzate con il supporto del Club GAMeC –l'associazione degli amici del museo che dal 2005 sostiene le attività della Galleria, volte a promuovere la ricerca artistica contemporanea in tutte le sue forme.