Sotto il velo - Dialogo sulle donne e l'Iran
Luogo_e a chiusura della mostra Spettinate organizza un incontro con Sheghi Taba e alcuni ragazzi iraniani, suoi ospiti, per conoscere e condividere le ragioni della loro resistenza. Un breve video, una canzone e molte notizie.
Non è stato un capriccio e nemmeno un’idea glamour legata al fascino dell’oggetto preso in esame ciò che, verso la fine dell’anno scorso ha preso corpo nella testa di luogo_e: l’idea di organizzare una mostra sul tema dei capelli. Essa ha preso vita dall'adesione emotiva verso la lotta che in quei giorni come oggi, il popolo iraniano con le donne in prima fila sta portando avanti contro le forme autoritarie, ottuse e liberticide del potere. Un potere che vede nelle donne un bersaglio facile da colpire, donne che invece hanno dimostrato una straordinaria combattività , una grande adesione, soprattutto tra le giovani generazioni e che hanno rivendicato forme di libertà e di rispetto, con una dignità e un coraggio non comuni. Scendere in piazza contro l’obbligo di portare il velo, di portare “bene” il velo, di nascondere ogni minima ciocca di capelli, le ha portate a scegliere una forma che è divenuta un simbolo: il gesto di tagliarsi in pubblico le lunghe ciocche come forma di disprezzo verso chi vorrebbe che neanche si vedessero.
La mostra Spettinate è scaturita da questi pensieri ma per scelta non ha voluto affrontare direttamente il problema; luogo_e non vede di buon occhio forme di denuncia sociale e politica se si riducono a semplici illustrazioni del tema. Per luogo_e l’arte si fa carico dei problemi, siano essi sociali o personali, e li “metabolizza” trasformandoli in spunti di riflessione e germi dell’opera, che la sostanziano senza creare una semplice esposizione. Con Spettinate luogo_e ha voluto indicare un tema e alludere a un problema. Ha affidato ai linguaggi delle opere e ai temi trattati la riflessione su come i capelli in ogni epoca e luogo geografico siano stati una grande spia per capire i valori culturali del tempo o l’espressione antropologica di chi li ha “interpretati”. Non abbiamo perciò realizzato una mostra dichiarativa ma abbiamo lasciato all’intelligenza e alla sensibilità dell’osservatore la possibilità di accostarsi a questo nostro punto di vista.
Ora, verso la fine della mostra, luogo_e sceglie di esplicitare questa idea iniziale organizzando per venerdì un incontro con Sheghi Taba, cittadina iraniana attualmente residente a Bergamo e alcuni giovani suoi connazionali, per conoscere tramite il loro racconto le tensioni di libertà del popolo iraniano.