Perseidi
Traffic Gallery ospita nei propri spazi la prima mostra personale dedicata alla poliedrica figura di Lorenza Boisi pittrice, scultrice, agitatrice culturale attiva nella promozione dell’arte contemporanea italiana.
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La mostra intitolata Perseidi sarà costituita interamente da pitture su tela di medio-grande formato che accompagneranno lo spettatore in un viaggio verso il passato attraverso le mitologie greche, il folclore celtico e il mondo onirico Junghiano, e che contemporaneamente riflettono sul presente e sul futuro ponendo al centro la potenza del desiderio. Il titolo stesso “Perseidi” significa sciame di stelle cadenti e fa riferimento alla notte di San Lorenzo (onomastico dell’artista) quando dalla costellazione di Perseo possiamo scorgerne le scie cadenti ed esprimere un Desiderio.
Da sempre la pittura di Lorenza Boisi fa riferimento, dal punto di vista stilistico, ai Fauves e all’Impressionismo francese, come all’Espressionismo tedesco, e anche alle più recenti ricerche pittoriche degli anni 80 e dell’Art Brut.
Un immaginario realistico, quello di Boisi, nel quale il colore domina e fuorvia lo sguardo trasformando la visione in apparenti dipinti informali. Forse il desiderio è lì nel colore che brucia prima il contorno e poi l’intorno e che si alimenta di realtà, quel colore che muove la realtà delle figure dipinte, le anima e le blocca, forse si tratta di una radiografia a colori. Esprimere un desiderio attraverso le lacrime di San Lorenzo volgendo lo sguardo in alto è parte del racconto dell’opera che ha ispirato il titolo della mostra, dove giovani fanciulli illuminati dal riflesso delle stelle sono immersi in acqua, l’atmosfera è magica come magico è l’aiutante dell’eroe protagonista nelle narrazioni fiabesche studiate e catalogate da Vladimir Propp.
E cosi il desiderio muove anche le trame delle antiche storie e dei suoi miti come in Eurialo e Niso - da Boisi dipinti di rosa e di purpureo -, come purpurea è l’immagine di un fiore reciso o della spada che trafigge la bellezza del giovane Eurialo, abitutato attraverso di essa, ad ottenere sempre il favore degli altri. Dal mito dell’amicizia maschile alla figura dell’eroe protagonista dello Schema di Propp, dai patroni di poesia, danza e musica (rappresentati da Boisi attraverso due Sheffield Cats) impersonificati dai Dioscuri alla figura dell’Arcano Maggiore della Papessa che raffigura la conoscenza segreta e la dualità tra l’universo materiale e quello spirituale e che non casualmente è dipinta da Boisi insieme ad un gatto nero (guardiano e protettore spirituale).
E poi ancora le Bestie Pitte il mito dei Kelpie, spiriti maligni sottoforma di cavalli tra fiumi e laghi. Chiunque vi monti in groppa non è più in grado di scendere, il cavallo salta allora nel fiume gettando in acqua il suo passeggero, poi scompare provocando enormi lampi toccando l’acqua con la sua coda. La tradizione popolare afferma che chiunque sia in grado di imbrigliare un Kelpie cavalcherà magnificamente per tutta la vita.
La mostra sarà visitabile fino al 17 maggio.
Inaugurazione: sabato 26 febbraio 18-20.30
Da martedì a sabato: dalle 10 alle 13, dalle 16 alle 19