Due o tre cose...
Traffic Gallery è felice di ospitare nei propri spazi la mostra di pittura e scultura "Due o tre cose…", un percorso tra le opere recenti e inedite di Lorenza Boisi, Beatrice Meoni, Elisa Muliere a cura della storica dell’arte Cristina Principale.
Traffic Gallery è felice di ospitare nei propri spazi la mostra di pittura e scultura Due o tre cose..., un percorso tra le opere recenti e inedite di Lorenza Boisi, Beatrice Meoni, Elisa Muliere a cura della storica dell’arte Cristina Principale.
La mostra si compone di circa venti elementi, tra quadri ad olio, e olio e acrilico, su tela di Boisi e Muliere, e olio su tavole nel caso di Meoni, e inoltre le sculture di due di loro, le ceramiche di Boisi, una selezione nella sua vasta produzione, e gli ultimi esiti della lunga sperimentazione di Muliere sempre con la ceramica e con scampoli di tessuti.
Muovendosi tra poli opposti, dal figurale all’informale con tendenze astratte, i lavori delle tre artiste sono posti in relazione reciproca, estetica ideale, a tratti stridente. Certamente più realistico l’immaginario dei soggetti e oggetti di Boisi, con Meoni invece si incontra uno scalino “tra il reale e il possibile” e presenze figurali più ambigue e scomposte, per appiedare nell’irrealtà di forme corpose ma non immediatamente riconoscibili di Muliere.
Gli aspetti più evidenti sono le differenze formali nei processi tra temi e tecniche, tuttavia gli aspetti più avvincenti sono quelli nascosti, alcuni sottili dati in comune: la presenza dei corpi, gli affondi intimi nella propria individualità, la fedeltà al confine del perimetro pittorico, dal piccolo al più grande formato, dalle tele tirate alla tavole in legno, e nel ricorso alla ceramica come esperienza tridimensionale e tattile.
Il titolo della mostra è in riferimento nominale al film 2 ou 3 choses que je sais d'elle di Jean-Luc Godard (Francia, 1967), avendo scelto di esporre “giusto alcune opere” e giocando in senso volutamente ironico col peso e il valore delle ricerche di queste artiste, massimamente interessanti nel panorama italiano.
«E nel caos che circonda ogni essere umano, forse, per vivere, per sopravvivere basterebbe conoscere a fondo due o tre cose, quelle che più scottano...». Scopo di questo studio non è stato individuare un paradigma della rappresentazione, quanto avvicinarsi allo statuto iconico delle tre artiste e al loro processo che porta ognuna per sé all’opera.
Nel testo di Cristina Principale che accompagna tra gli ambienti articolati della Traffic Gallery si riferisce di quelle che sono le peculiarità delle singole pratiche e quindi di quelli che risultano degli inciampi visivi nella visione d’insieme. È una modalità consolidata progettare mostre che mettano le “opere in dialogo”, in questa mostra irregolare a tre voci le “opere sono in discussione”, tra loro e col pubblico. Si segnala che durante il Festival d’Arte Contemporanea ArtDate 2023 un’opera per ciascuna artista sarà all’interno della mostra collettiva a cura di Elisa Muscatelli presso l’Ex Ateneo di Città Alta a Bergamo. Ricordiamo inoltre la partecipazione di Lorenza Boisi e Beatrice Meoni alla mostra “Pittura Italiana Oggi” a cura di Damiano Gullì in corso alla Triennale di Milano fino al 11 febbraio 2024.
Lorenza Boisi (Milano, 1972) vive e lavora a Milano e sul Lago Maggiore. Ha studiato sia in Italia che all’estero, presso la Royal Dutch Academy de L’Aia, a Villa Arson a Nizza e al CERCCO di Ginevra. Partita da una necessità estetica e comunicativa carica di rimandi alla pittura degli anni Ottanta, le sue esperienze e il suo fare l’hanno condotta poi verso volontà plastiche che non sfuggono al colore. Conta personali e collettive presso musei e gallerie internazionali.
Beatrice Meoni (Firenze, 1960) vive e lavora a Sarzana. Dopo la laurea in Letterature straniere, si forma attraverso i lavori con compagnie teatrali, e scenografi di rilievo affiancano fin dall’inizio il lavoro di pittrice di scena a quello di progettista per la poesia, per la prosa e per la danza. Negli ultimi anni si dedica principalmente alla pittura e all’indagine e sperimentazione sulle possibilità linguistiche della pratica pittorica.
Elisa Muliere (Tortona, 1981) vive e lavora a Bologna. Ha studiato pittura, allieva di Concetto Pozzati, all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Con un linguaggio transdisciplinare, la sua produzione spazia dal lavoro pittorico su tela e carta alla sperimentazione di altre forme di ricerca come installazioni, scultura, video e prodotti editoriali. Da oltre un decennio espone in diverse mostre personali e collettive, in Italia e all’estero.