Caravaggio in Bergamo
Fino a fine estate resterà a Bergamo l'opera "I Musici" di Caravaggio, grazie alla generosità del The Metropolitan Museum of Art di New York.
New York e Bergamo guardano al futuro insieme, grazie all’arte e alla solidarietà. The Metropolitan Museum of Art di New York ha concesso il prestito de I musici di Caravaggio al museo bergamasco fino a fine estate, si realizza così un grande gesto di generosità internazionale e, insieme, la possibilità per Accademia Carrara di riaprire le porte, accogliendo il pubblico con una sorpresa.
Il dipinto fu eseguito per il cardinale Francesco Maria Del Monte, che accolse il giovane Caravaggio in casa sua a Roma nella primavera del 1597. L’illustre prelato era un raffinato cultore di musica e la tela del Merisi nasce nell’ambito degli intrattenimenti musicali ospitati dal suo illustre mecenate nella residenza di Palazzo Madama. Nel dipinto sono raffigurati tre giovani vestiti all’antica che si accingono all’esecuzione di un brano musicale, recentemente identificato in un madrigale a sei voci del napoletano Pompeo Stabile, un musicista legato alla cerchia del cardinale Del Monte. I versi, opera di Jacopo Sannazzaro, celebrano il fatale destino di Icaro: «Ben può di sua ruina esser contento; / s’al ciel volando a guisa di colomba, / per troppo ardir fu / esanimato e spento: / ed or del nome suo tutto rimbomba / un mar sì spazïoso, un elemento: / chi ebbe al mondo mai sì larga tomba?».
Caravaggio adotta uno schema iconografico diffuso tra Venezia e Lombardia e che conosceva grazie al suo maestro, Simone Peterzano, autore di quadri di soggetto musicale. Come in questi modelli, il dio d’Amore, Cupido, riconoscibile dalle ali, si aggiunge ai musicisti, tra i quali si deve riconoscere lo stesso Caravaggio, ritrattosi nel giovane in secondo piano che suona il cornetto.
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio
(Milano, 1571 – Porto Ercole 1610)
I musici, 1597
92×118,5 cm
New York, The Metropolitan Museum of Art