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Giovedì
3
Febbraio

Arte e figura nel nuovo espressionismo

La Galleria Michelangelo propone per tutto il mese di febbraio la mostra "Arte e figura nel nuovo espressionismo, dipinti anni ’50 – ‘80".

EVENTO CONCLUSO

Nato dalla volontà di imprimere sulla tela un’esperienza emozionale e profonda, l’Espressionismo si sviluppa in Europa nei primi anni del secolo per poi approdare negli Stati Uniti. Le radici del movimento sono da ricondursi al rifiuto della brutalità di un momento storico macchiato di conflitti e disagio sociale che è oramai dilagato in ogni ambito culturale: dalle arti figurative, alla letteratura, musica, teatro e cinema. Le nuove generazioni di artisti trovano sfogo nella forza manifestata nel colore e nella gestualità espressiva che caratterizza questo tipo di arte, abbandonando ogni regola e prendendo le distanze da tutto ciò che è legato al passato. Nel dopoguerra si formano nuovi movimenti e nuove correnti; il gruppo nord-europeo Co.Br.A  gioca un ruolo chiave nell’evoluzione delle ricerche artistiche dei nuovi interpreti di questa realtà il cui fattore soggettivo è sempre più preponderante. Bernard Damiano, le cui opere sono caratterizzate dalla materia densa, spessa e dai colori violenti, a Parigi lavora a fianco a fianco con il gruppo, mentre Jan Cobbaert, il cui lavoro è visivamente connesso al suddetto movimento, preferisce prendere le distanze concentrandosi sul proprio mondo artistico, in cui la forma è priva di tutti i suoi dettami estetici. Helmut Middendorf è esponente di spicco dei Nuovi Selvaggi, gruppo di Neo-espressionisti sviluppatosi in Germania negli anni ’80; nell’opera presente in mostra, African puppet del 1989, l’artista riprende e reinterpreta il tema dell’angoscia, già sviluppato da Eduard Munch agli inizi del secolo, in cui la figura si consuma e si dematerializza dietro il ruvido trattamento pittorico. André Cottavoz, moderno espressionista francese è in mostra con le opere Bambino con libro (1955) e Acropoli (1961) di notevole spessore materico; Georges Van Haardt, ricerca la gestualità nella musica, nella scansione ritmica e nella poesia, fattori presenti nell’opera Composizione astratta; inconfondibile lo stile di Marcel Burtin, presente in mostra con l’opera Figure del 1961 caratterizzata da vibranti pennellate di colore e dal saggio accostamento di forme. Édouard Pignon, amico stretto di Picasso, è un pittore dall’animo tormentato; artista al di fuori di tutte le mode, innanzitutto colorista, rifiuterà sempre di aderire a qualsiasi movimento; presente nei più grandi musei con le sue opere di stampo figurativo, fluide nella pennellata ma sempre di violenza espressiva, l’artista ha sempre rifiutato l’arte astratta che, a detta sua, sopprime la realtà.

L’esposizione si compone di una selezione varia, sia per l’eterogeneità della provenienza e della formazione degli artisti, sia per la diversità di linguaggio impiegato da ognuno di essi.  

Artisti in mostra: Vittorio Bellini - Jean Broisson - Marcel Burtin - Jan Cobbaert - André Cottavoz - Bernard Damiano - Felice Filippini - Roger Edgar Gillet - Helmut Middendorf - Édouard Pignon - Marcel Pouget - Georges Romathier - Simon Segal - Douglas Swan - Georges Van Haardt - Maurice Wyckaert

Al fine di garantire la tutela ed il rispetto della salute delle persone e nel rispetto delle normative vigenti relative alla prevenzione del Covid-19 è gradita la prenotazione.

Gli spazi della galleria sono costantemente igienizzati, forniti di termometro e gel sanificante.

Mostra visitabile da martedi a sabato  9.30 - 12.30 / 16.00 - 19.00 con ingresso libero.

 

Informazioni

Prezzo: Ingresso gratuito

Contatti

Telefono: 035.221300
Email: [email protected]

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Organizzatore

Data e Ora

Inizio: giovedì 3 febbraio 2022 09:30

Fine: sabato 12 marzo 2022 19:00

Giorni di apertura
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Documenti

Locandina

Luogo
Galleria michelangelo

Bergamo, via Broseta 15