Sono proprietario di metà villetta bifamiliare; impianti autonomi ed indipendenti, bifamiliare inserita in complesso costituito da 3 villette bifamiliari; accesso dall'estero da passo carraio al servizio esclusivo della zona garage della villetta bifamiliare (di cui 1/2 di mia proprietà) mentre le altre due unità immobiliari hanno il proprio corsello di accesso pedonale da unico cancello sulla via pubblica con vialetto comune alle tre unità; ciascuna unità risulta poi separata dal vialetto comune da cancelletto per l'accesso ai giardini di proprietà. Io ed il mio vicino, costituenti l'intera proprietà della bifamigliare, saremmo interessati alla realizzazione di interventi sul cappotto, isolamento sottotetto, sostituzione impianto riscaldamento di caldaia a condensazione con pompa di calore + impianto FV con accumulo; si chiede se la fattispecie della nostra villatta bifamiliare possa definirsi autonoma e quindi beneficiare dell'superbonus 110%.
Risposta
Se l’immobile ha ingresso indipendente e risulta anche “funzionalmente indipendente” dal punto di vista impiantistico (gas, riscaldamento, acqua e luce) può accedere agli incentivi come unità singola, in caso contrario si configura il mini-condominio.
- Stiamo per avviare i lavori di Ecobonus 110% in villetta bifamiliare. La pratica è stata lunga e complessa ma si è trovata una soluzione per l'avvio dei lavori. Ci stiamo ovviamente affidando totalmente al ns tecnico che ci garantisce che sia tutto in regola e di stare tranquilli perché assevererà tutto il necessario. Vorremmo però capire: qualora un controllo rilevasse che in realtà non tutti i requisiti erano presenti (magari vengono applicati prezziari errati ai materiali oppure ci sono abusi edilizi che il tecnico non ha visto o altro) e quindi ci presenterà un recupero fiscale, quanto saremo tutelati dall'assicurazione obbligatoria del tecnico? Cioè, dovremo pagare e ci potremo rivalere su di esso? O di fatto un suo errore dovuto ad una distrazione o magari alle competenze non sufficienti in materia potrebbe in sostanza rovinare noi che ci siamo fidati?
- Nel 2015 ho ristrutturato casa (tetto, pavimenti, bagni e riscaldamento) ed ho usufruito dei 96.000 euro di detrazione fiscale. Volendo installare il condizionatore in pompa di calore è possibile usufruire dello sconto del 50% in fattura?
- Considerata l’incertezza delle tempistica, del reperimento ed aumento materiali che spesso fanno desistere dalla esecuzione dei lavori per la esecuzione del cappotto termico (lavoro trainante), vorrei sapere se in un condominio di 20 appartamenti, ove ormai ognuno ha il proprio impianto di riscaldamento autonomo, sia possibile avvalendosi del 110% realizzare i seguenti lavori, ma utilizzando come trainante solo la pompa di calore e, come trainati, l’impianto fotovoltaico, il riscaldamento a pavimento (inclusa rimozione e sostituzione del pavimento) e la sostituzione degli infissi.
- Nel caso di unità unifamiliare con ingresso indipendente, per accedere al bonus 110, è indispensabile che siano presenti utenze di acqua, elettricità e allaccio in fogna? Nel mio caso il collegamento alla rete fognaria è tramite pozzetto su strada privata, in comune con altre utenze e successivo ingresso alla rete pubblica.
- L'edificio in cui vivo è unifamiliare e funzionalmente indipendente. Metterò mano all'involucro edilizio con cappotto termico sostituendo la mia attuale caldaia a gas con una nuova pompa di calore aria/acqua con impianto fotovoltaico, e affiancando ad essa anche una caldaia a biomassa 5 stelle ambientali, con accumulo, ecc... configurata come intervento trainato. Ritenete che sia possibile? Il plafond dovrebbe essere di 30.000 € IVA inclusa per il lavoro trainante + un altro tetto massimo di detrazione di ulteriori 30.000 € per la biomassa trainata. Corretto?