Non riesco a ben interpretare per il mio caso specifico quanto illustrato nella circolare dell'agenzia delle entrate numero 24 del 8 agosto 2020, nella parte dove definisce il concetto di edificio unifamiliare (Art 2 ambito oggettivo) La norma cita che;Per edificio unifamiliare si intende un’unica unità immobiliare di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, che disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno e destinato all’abitazione di un singolo nucleo familiare. Nel mio caso si parla di una proprietà composta da due immobili distinti e separati, di categoria A3 suddivisa fra me e mio fratello, ognuno è diventato proprietario di un singolo immobile avente mappatura catastale autonoma. Quindi soddisfo il requisito della proprietà esclusiva, della funzionalità indipendente e della destinazione al singolo nucleo familiare. Purtroppo essendo stata in passato un' unica proprietà esiste una corte davanti ai due immobili, in questa corte che ora è diventata comune fra noi proprietari c'è il cancello che permette l'accesso dalla pubblica via. Quindi non ho un 'accesso esclusivo come richiesto dalla circolare. Del resto non credo si possa parlare di condominio o di edificio plurifamiliare in quanto come detto trattasi di due immobili ben distinti. Non penso nemmeno di essere escluso dall'agevolazione fiscale che, negli intenti sembra voler ampliare la platea dei beneficiari. Vorrei quindi un vostro parere su quanto esposto e sulla possibilità di fruire dell'agevolazione fiscale detta superbonus.
Risposta
Giustamente lei cita la circolare che riporta la definizione di immobile funzionalmente indipendente che lascia spazio ad alcuni dubbi interpretativi in alcuni casi particolari come quello da lei descritto. Ad oggi non ci sono ulteriori chiarimenti in merito. Varrebbe la pena analizzare la situazione nel dettaglio ed eventualmente formulare un interpello della sua situazione specifica ad ENEA. Condividiamo con lei il parere che l’intento sia quello di estendere la platea dei beneficiari ove sia possibile un reale risparmio energetico.
- Stiamo per avviare i lavori di Ecobonus 110% in villetta bifamiliare. La pratica è stata lunga e complessa ma si è trovata una soluzione per l'avvio dei lavori. Ci stiamo ovviamente affidando totalmente al ns tecnico che ci garantisce che sia tutto in regola e di stare tranquilli perché assevererà tutto il necessario. Vorremmo però capire: qualora un controllo rilevasse che in realtà non tutti i requisiti erano presenti (magari vengono applicati prezziari errati ai materiali oppure ci sono abusi edilizi che il tecnico non ha visto o altro) e quindi ci presenterà un recupero fiscale, quanto saremo tutelati dall'assicurazione obbligatoria del tecnico? Cioè, dovremo pagare e ci potremo rivalere su di esso? O di fatto un suo errore dovuto ad una distrazione o magari alle competenze non sufficienti in materia potrebbe in sostanza rovinare noi che ci siamo fidati?
- Nel 2015 ho ristrutturato casa (tetto, pavimenti, bagni e riscaldamento) ed ho usufruito dei 96.000 euro di detrazione fiscale. Volendo installare il condizionatore in pompa di calore è possibile usufruire dello sconto del 50% in fattura?
- Considerata l’incertezza delle tempistica, del reperimento ed aumento materiali che spesso fanno desistere dalla esecuzione dei lavori per la esecuzione del cappotto termico (lavoro trainante), vorrei sapere se in un condominio di 20 appartamenti, ove ormai ognuno ha il proprio impianto di riscaldamento autonomo, sia possibile avvalendosi del 110% realizzare i seguenti lavori, ma utilizzando come trainante solo la pompa di calore e, come trainati, l’impianto fotovoltaico, il riscaldamento a pavimento (inclusa rimozione e sostituzione del pavimento) e la sostituzione degli infissi.
- Nel caso di unità unifamiliare con ingresso indipendente, per accedere al bonus 110, è indispensabile che siano presenti utenze di acqua, elettricità e allaccio in fogna? Nel mio caso il collegamento alla rete fognaria è tramite pozzetto su strada privata, in comune con altre utenze e successivo ingresso alla rete pubblica.
- L'edificio in cui vivo è unifamiliare e funzionalmente indipendente. Metterò mano all'involucro edilizio con cappotto termico sostituendo la mia attuale caldaia a gas con una nuova pompa di calore aria/acqua con impianto fotovoltaico, e affiancando ad essa anche una caldaia a biomassa 5 stelle ambientali, con accumulo, ecc... configurata come intervento trainato. Ritenete che sia possibile? Il plafond dovrebbe essere di 30.000 € IVA inclusa per il lavoro trainante + un altro tetto massimo di detrazione di ulteriori 30.000 € per la biomassa trainata. Corretto?