Reti killer scoperte nel Sebino I sub ne recuperano una di 100 metri
L’hanno raccolta nella zona del Corno, a Predore, i sub coordinati dalla Guardia costiera e dalle Polizie provinciali: era lunga ben 100 metri.
L’hanno raccolta nella zona del Corno, a Predore, i sub coordinati dalla Guardia costiera e dalle Polizie provinciali: era lunga ben 100 metri.
Ancora reti killer nel Sebino. E ancora un’altra giornata per recuperarle per poi affidarle alla Polizia provinciale che le distruggerà.
L’inchiesta sulla morte di Lorenzo Canini, che al momento non conta indagati, non riguarda solo l’incidente costato la vita al sub trentanovenne di Ponteranica, ma anche le operazioni di soccorso.
Ha solo una pinna Fabio Bozzato, 54 anni originario di Chioggia e da tempo residente a Bergamo, quando sabato scorso poco dopo le 10,30 riemerge dal lago e raggiunge gridando aiuto la riva di Tavernola all’altezza dalla caserma dei carabinieri.
Dopo la morte del sub finito in una rete Legambiente torna a denunciare scarsi controlli: «Meno reati quando c’era la barca dei carabinieri».
Si sono svolti in un clima di tristezza, dolore e grande partecipazione, lunedì 5 gennaio, i funerali di Lorenzo Canini, il sub morto sabato 3 a Tavernola per essere rimasto impigliato in una rete abusiva a 32 metri di profondità nel lago d’Iseo.