Telefonate nel vento per alleviare il dolore
«C’è questa cabina telefonica in mezzo a un giardino, su una collina isolata dal resto. Il telefono non è collegato ma le voci le porta via il vento». A Bell Gardia, nel Nord Est del Giappone, affacciato sulla baia di Otsuchi, esiste davvero il luogo di cui parla Laura Imai Messina - scrittrice italiana che vive a Tokyo - nel romanzo «Quel che affidiamo al vento» (Piemme).