Le promesse di Starmer alla prova delle scelte
MONDO. La Gran Bretagna ha votato e, come da tutti abbondantemente previsto, i laburisti sono stati trionfalmente richiamati al Governo del Paese.
MONDO. La Gran Bretagna ha votato e, come da tutti abbondantemente previsto, i laburisti sono stati trionfalmente richiamati al Governo del Paese.
IL CASO. No, anche questa volta. No, come era già avvenuto per Charlie Gard e per Alfie Evans. No, dunque anche per Indi Gregory. I giudici inglesi non hanno trovato il coraggio e così oggi pomeriggio le cure che tengono in vita Indi Gregory, otto mesi, affetta da una rarissima malattia del Dna, verranno interrotte e la piccola morirà.
Quindicesimo primo ministro del regno di Elisabetta II e terzo premier donna dopo Margaret Thatcher e Theresa May, Mary Elizabeth Truss, 47 anni, è il nuovo leader del Partito Conservatore inglese e quindi anche nuovo primo ministro del Regno Unito, dopo essere stata anche la prima donna del partito a ricoprire la carica di ministro degli Esteri.
Niente accordo, siamo inglesi. Il Parlamento di Westminster ha bocciato con un’ampia maggioranza (391 no a 242 sì) il nuovo piano presentato dal primo ministro Theresa May per Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione. L’ennesimo piano, forse l’ultimo. A questo punto, come annunciato dalla stessa premier, oggi si voterà per uno «strappo», senza alcun accordo con gli altri 27 Paesi membri. Il c…
I futuri manuali di scienze politiche dovranno tener conto di questa telenovela chiamata Brexit, in particolare nei capitoli dedicati alla democrazia diretta. Bella cosa il referendum con cui, nel giugno 2016, gli inglesi hanno scelto di rompere gli ormeggi con l’Unione Europea. La volontà del popolo, la coscienza dei cittadini, eccetera eccetera. Valori importanti. Peccato che quel voto fosse co…
Quella di Theresa May, come si è visto, non è stata una sconfitta ma una catastrofe parlamentare. La bozza di accordo con la Ue per regolamentare la Brexit, ovvero il distacco definitivo del Regno Unito dall’Unione europea, è stata respinta dal Parlamento inglese con 432 no e 202 sì, una disfatta che su quegli scranni non si vedeva dal 1924. E non basta. Entro lunedì la premier dovrà presentare u…
L’ ultima dimissione è la più dolorosa, se n’è andato anche il ministro che ha condotto le trattative con l’Unione Europea. Dominic Raab ha lasciato il suo mandato da ministro britannico per il Brexit con la seguente motivazione: in buona coscienza non posso appoggiare questo accordo. Mette in pericolo l’integrità territoriale del Paese e sotterra la sovranità britannica. Dopo di lui se ne sono a…
vincere e perdere un’elezione. Ha vinto perché, pur perdendo dodici seggi invece di guadagnare la settantina in cui sperava e mancando anche, per sette seggi, la maggioranza assoluta, è riuscita a farsi ridare l’incarico dalla regina per formare un nuovo - sia pure molto precario - governo con l’appoggio dei dieci Unionisti irlandesi. Ha perso perché il clamoroso autogol dello scioglimento antici…
Vittoria dimezzata per la premier conservatrice Theresa May che non ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi ma ha ricevuto dalla regina Elisabetta l’autorizzazione a formare un nuovo governo, che si reggerà sul sostegno degli unionisti del Dup.
Conservatori in testa, ma il premier per governare dovrà dare vita a coalizioni fragili. Corbyn: «Si dimetta».