Con il «Digital Markets Act», l’UE imbriglia le Big Tech. O almeno ci prova
Entrato in vigore lo scorso 7 marzo, il «Digital Markets Act» vuole limitare lo strapotere delle grandi corporazioni del digitale. Ma cosa cambia davvero per i consumatori?
Entrato in vigore lo scorso 7 marzo, il «Digital Markets Act» vuole limitare lo strapotere delle grandi corporazioni del digitale. Ma cosa cambia davvero per i consumatori?
Il progetto. L’azienda di Grumello è tra le nove realtà che aderiscono alla piattaforma a servizio dell’alta moda. Gli esordi in garage: oggi 130 addetti e ricavi a 11 milioni.
Facebook prova a voltare pagina. E mentre le polemiche sulle rivelazioni dei Facebook Papers continuano annuncia un nuovo logo in cui sparisce la popolare «F» blu e il cambio di nome: in stile Steve Jobs, Mark Zuckerberg parla per oltre un’ora di metaverso e annuncia solo nel finale la rivoluzione.
Steve Jobs è morto (sette anni fa) e anche l’iPhone si sente poco bene. Proprio lui, il simbolo della nostra epoca, il supremo oggetto del desiderio di miliardi di persone, il gioiello tecnologico che ha conquistato il mondo globalizzato aiutandolo a interconnettersi, il marchio della mela più emblematico della digital economy. Eppure è proprio così. La multinazionale della Mela fondata dal genio…
Due imprenditori napoletani si sono accorti nel 2012 che l’azienda di Cupertino non aveva registrato il nome del suo fondatore. L’inevitabile causa della Apple però finisce con una sorpresa...
L’introduzione di internet ha portato a grandi riduzioni di anidride carbonica. Si pensi all’eliminazione della carta negli scambi epistolari e di affari o alle forti riduzioni dei recapiti postali via terra o aerea. La patria di questa rivoluzione tecnologica sono gli Stati Uniti. È qui che è nata la consapevolezza del rapporto intrinseco fra sviluppo scientifico e tecnico e rispetto dell’ambien…
«È un telefono avanti di cinque anni rispetto a qualunque altro». Con queste parole il 9 gennaio del 2007 Steve Jobs lanciava il primo iPhone, un dispositivo che racchiudeva per la prima volta ben tre funzioni in un colpo solo: telefono, lettore di musica, la navigazione su Internet.
Ha rivoluzionato il mondo dei computer, ha cambiato il modo in cui ascoltiamo musica e usiamo il telefonino, ha coniato il motto «Think Different»: Apple compie 40 anni con un percorso da gigante che, partito da un garage californiano, l’ha portata a diventare regina della Silicon Valley e oggi paladina della privacy in un braccio di ferro con l’Fbi destinato a fare storia.
Quattro anni fa - il 5 ottobre 2011- moriva Steve Jobs, il padre della Apple. E tra pochi giorni (il 9 ottobre negli Usa), uscirà il film sulla sua vita.
Sono 20 anni esatti che il Centro Servizi del ministero delle Finanze al confine con Azzano San Paolo giace discretamente in pace, abbandonato a se stesso. Alle casse pubbliche è costato l’incredibile cifra di 50 milioni di euro.
L'attesa non sarà lunga come suggerivano i rumor che giravano su Internet e che parlavano di fine ottobre: i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus potranno essere ordinati in Italia a partire dal 26 settembre.