Sileri: «Con i vaccini aggiornati ipotesi quarta dose per gli over cinquanta»
L’intervista Il sottosegretario alla Salute Sileri traccia lo scenario autunnale. Entro settembre in arrivo le due nuove versioni di Pfizer e Moderna.
L’intervista Il sottosegretario alla Salute Sileri traccia lo scenario autunnale. Entro settembre in arrivo le due nuove versioni di Pfizer e Moderna.
Il via libera alla quarta iniezione per i soggetti fragili, l’arrivo del primo milione di dosi del nuovo vaccino Novavax. Tutto questo mentre il 31 marzo scadrà lo stato di emergenza.
In arrivo il provvedimento del ministero della Salute. «Sono d’accordo» con la fine dello stato di emergenza al 31 marzo ha poi aggiunto il sottosegretario.
É attesa per il 29 dicembre la decisione del Cts sull’eventuale accorciamento dei tempi di quarantena per coloro che si sono vaccinati con dose booster (o terza dose). Il Governo ha convocato per mercoledì il Comitato tecnico-scientifico.
La campagna vaccinale in Italia procede: quasi l’85% degli over 12 hanno già una copertura di due dosi di vaccino. Costa: «Non chiuderà più niente nel nostro Paese anche se, ovviamente, ci sono alcune limitazioni per i non vaccinati».
Salgono i contagi, ma ricoveri e terapie intensive sono al momento sotto controllo, mentre le terze dosi del vaccino anti-Covid hanno quasi raggiunto quota 3 milioni. Ma il ministro della Salute Roberto Speranza dallo studio di «Che tempo che fa» avverte in vista del Natale.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: «Il governo ha preso un impegno preciso e il 30 settembre ci sarà una valutazione: credo ci possa essere una tappa intermedia sull’aumento che può prevedere un 75-80% per poi guardare nelle prossime settimane all’obiettivo del 100%».
Il sottosegretario alla Salute: «La politica non confonda le idee ai cittadini: la profilassi salva le vite». Su L’Eco di Bergamo in edicola sabato 18 settembre l’intervista completa.
Alcune Regioni in pressing. Sileri: o così o si cambino i parametri. Pd favorevole per gli eventi pubblici. No di Meloni e Salvini. Categorie divise.
Adesso il codice arriva già dopo la prima dose. Modifica allo studio per arginare il rischio variante Delta. Il sottosegretario alla Salute, Sileri: «Aspettiamo i dati delle prossime settimane, ma probabile una rimodulazione».
L’accordo in vigore dal 1° luglio. Cirio e Toti: «Così aiutiamo la campagna a non rallentare». Sono 679 i nuovi positivi, il tasso in lieve calo allo 0,3%.
Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, spiega la «strategia» del governo: «Dobbiamo accelerare sul richiamo, se si procede in maniera spedita limiteremo i problemi legati alle nuove varianti»
Un rientro in classe a settembre liberi dalle mascherine. È l’obiettivo al quale punta il governo sulla base dei numeri attuali, in netto decremento, della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese.
I locali potrebbero ripartire a luglio, ma è quasi certo che sarà necessario avere il green pass soprattutto alla luce dello sprint sulla campagna vaccinale per i giovani.
Il 1° giugno è una data importante: cambiano molte regole, soprattutto per i ristoranti e i bar. In attesa che la Lombardia possa diventare zona bianca, anche le piscine all’aperto possono ripartire, meteo permettendo. E dal 7 giugno coprifuoco a mezzanotte.
L’Italia tutta in zona gialla fino all’inizio di giugno, mese in cui comincerà l’avanzamento dei territori verso la zona bianca che dovrebbe estendersi per la fine del mese.
Maggio sarà il mese della riaperture delle attività economiche. Lo ha ribadito più volte il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini, in visita istituzionale nelle Marche.
Il professor Arnaldo Caruso avverte «Nel giro di poche settimane diventerà prevalente». Ora profilassi efficace, preoccupano le mutazioni.
Sono 1.350.353 le somministrazioni del vaccino anti-Covid effettuate fino ad oggi (domenica 24 gennaio) in Italia, nello specifico il 72,9% delle dosi complessivamente consegnate (1.853.475).
L’estate è arrivata, l’industria del turismo vorrebbe rimettersi in piedi, ma la pandemia non è scomparsa magicamente come tutto il mondo vorrebbe. E gli spostamenti restano sotto osservazione, perché il virus è in circolazione e non si può abbassare la guardia. L’Italia è uno dei Paesi che maggiormente ha sofferto e che conferma la linea della prudenza.