Faida tra trapper, il giudice: «Inquietante vuoto valoriale»
IL CASO. Tentato omicidio di Simba La Rue, le motivazioni delle condanne per la gang rivale. Il gup: «La giustizia percepita come indebita intromissione».
IL CASO. Tentato omicidio di Simba La Rue, le motivazioni delle condanne per la gang rivale. Il gup: «La giustizia percepita come indebita intromissione».
MILANO. Condannato il lecchese-tunisino che l’anno scorso fu accoltellato a Treviolo. A marzo 2022, con altri, rapinò due membri di una banda rivale.
TREVIOLO. Per il tentato omicidio di Simba La Rue alla sbarra il presunto mandante e tre esecutori materiali.
La faida di Treviolo. Scarcerato, «si deve curare e sta riflettendo su suo stile vita».
L’inchiesta. Il gip di Milano Guido Salvini ha disposto il processo con rito immediato per Simba La Rue, all’anagrafe Mohamed Lamine Saida, rapper di 20 anni e per altri 8 giovani della sua «crew», arrestati lo scorso luglio nell’ambito di una indagine della Procura di Milano su una «faida» tra due gruppi di «trapper».
L’interrogatorio Si è chiuso con una sorta di ripensamento l’interrogatorio di garanzia di Simba la Rue, al secolo Mohamed Lamine Saida, rapper di 20 anni con centinaia di migliaia di follower, accoltellato lo scorso 15 giugno a Treviolo, in provincia di Bergamo, e da poco uscito dall’ospedale.
A Milano Davanti al gip sabato quattro dei 9 fermati nell’inchiesta sulle aggressioni tra gruppi trapper. Simba La Rue, accoltellato lo scorso giugno a Treviolo, è stato dimesso venerdì sera dall’ospedale e sarà sentito martedì 2 agosto.