«Non respiro più: così Zina è morta tra le mie braccia»
La sorella di Zinaida Solonari, uccisa dal marito reo confesso, parla al processo: «Lui la teneva a terra con una mano sul collo».
La sorella di Zinaida Solonari, uccisa dal marito reo confesso, parla al processo: «Lui la teneva a terra con una mano sul collo».
In Aula il 7 maggio. Lettera dal carcere in cui si dichiara pentito e chiede perdono alle figlie.
Il corteo funebre è partito da casa della donna per giungere in chiesa. Una folla commossa ha accompagnato la bara bianca. Il sindaco ha decretato il lutto cittadino.
Venerdì la cerimonia funebre di Zina Solonari, uccisa sabato notte dal marito. Il rito cristiano-ortodosso.
I risultati dell’autopsia sul corpo della donna: fatale una coltellata. Sorella e cognato: «Il coltello l’ha portato il marito Maurizio».
Quindici minuti di interrogatorio tra le lacrime, Maurizio Quattrocchi ha ammesso l’omicidio della moglie: «Non se lo meritava, è stato il mostro della gelosia che mi ha trasformato in una bestia».
Martedì 8 ottobre Maurizio Quattrocchi sarà interrogato dal gip Federica Gaudino. Secondo gli inquirenti si tratta di un omicidio premeditato: Zinaida Solonari è stata accoltellata con quattro colpi. La donna aveva presentato due denunce, ma la seconda «non è arrivata al pm».
Cologno è sotto choc per l’omicidio di Zinaida Solonari, barbaramente uccisa a coltellate dal marito, Maurizio Quattrocchi, sul il portone d’ingresso della casa di sua sorella.
«Se tu vai via, io mi uccido e uccido anche te». Queste le parole che il marito Maurizio Quattrocchi avrebbe detto alla moglie Zinaida Solonari, nei giorni scorsi, secondo un’amica della donna.