Terno, uccise l’amico dj a coltellate Sergio Ubbiali condannato a 16 anni
La sentenza emessa in rito abbreviato, giovedì 15 ottobre dal Tribunale di Bergamo.
La sentenza emessa in rito abbreviato, giovedì 15 ottobre dal Tribunale di Bergamo.
L’addio a Maurizio Canavesi nella chiesa parrocchiale partendo dalla camera mortuaria dell’ospedale «Papa Giovanni» di Bergamo.
Sarà effettuata mercoledì 29 maggio alle 9 all’ospedale «Papa Giovanni» l’autopsia sul corpo di Maurizio Canavesi, il dj di 33 anni di Terno d’Isola morto lo scorso 22 maggio dopo che un mese fa era stato accoltellato ripetutamente nell’androne di casa, al culmine di una lite.
Mercoledì il cuore del dj si è spento alle 5,40 e il sostituto procuratore Carmen Santoro, che coordina le indagini dei militari di Calusco d’Adda, ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e fissato l’autopsia per martedì prossimo.
Maurizio Canavesi, 35 anni, era stato aggredito a coltellate lo scorso 23 aprile sotto casa dei genitori a Terno d’Isola, da un amico, artista di strada di 25 anni, al culmine di una lite scoppiata di ritorno da un rave party in Toscana.
Il gip di Brescia ha sciolto la riserva sulle sorti del giovane fermato con l’accusa di tentato omicidio ai danni del dj Maurizio Canavesi.
Gravissime ma stabili le condizioni di Maurizio Canavesi: il 33enne accoltellato la mattina presto del 23 aprile resta in prognosi riservata in Terapia intensiva al Papa Giovanni di Bergamo.
La ricostruzione degli investigatori sulle circostanze che hanno portato all’aggressione di Maurizio Canavesi. Una lite per le spese sostenute durante il fine settimana passato in Toscana a un rave party è degenerata: iniziato durante il viaggio di ritorno, è culminata con l’accoltellamento. In cella un disoccupato di Stezzano.
Preso a Brescia un venticinquenne. La vittima è ancora in Terapia intensiva al «Papa Giovanni».
L’inchiesta sull’aggressione a Maurizio Canavesi, una pagina su «L’Eco» in edicola mercoledì 24 aprile. L’intervista a Erika, la fidanzata.
L’accoltellamento questa mattina, martedì 23 aprile, al culmine di una violenta lite. Il sospettato sarebbe già stato identificato, ma non ancora rintracciato.