Uccisi a Dalmine dalla banda Vallanzasca Ricordati i due agenti della Polizia
Sono stati ricordati con una cerimonia, al casello dell’A/4 di Dalmine, i due poliziotti della stradale uccisi in un conflitto a fuoco con la banda di Renato Vallanzasca.
Sono stati ricordati con una cerimonia, al casello dell’A/4 di Dalmine, i due poliziotti della stradale uccisi in un conflitto a fuoco con la banda di Renato Vallanzasca.
È giunto alla nona edizione il «Premio maresciallo Luigi D’Andrea», che ogni anno assegna riconoscimenti ai rappresentanti delle forze dell’ordine che si sono distinti per gesti di alto significato civile e umano in tutta Italia. Venerdì 12 febbraio a Bergamo sono stati consegnati i riconoscimenti a poliziotti, carabinieri, finanzieri e studenti.
Dalmine, il parco di via Tre Venezie a Guzzanica è stato dedicato alla memoria dei due poliziotti medaglie d’oro al valore civile: Luigi D’Andrea e Renato Barborini, che il 6 febbraio 1977 persero la vita al casello autostradale di Dalmine per mano della banda di Renato Vallanzasca.
In occasione del 39° anniversario dell’assassinio dei due agenti di pubblica sicurezza Luigi D’Andrea e Renato Barborini, uccisi il 6 febbraio 1977 nei pressi del casello autostradale della città dalla banda Vallanzasca, Dalmine intende onorare la memoria delle due Medaglie d’Oro al Valor Civile intitolando loro il nuovo parco comunale di via Tre Venezia, nella frazione di Guzzanica.
Nemmeno la neve caduta abbondante la notte precedente è riuscita ad attutire il ruggito del traffico fuori dal casello autostradale di Dalmine. Ma forse, per commemorare due giovani uomini morti perché stavano facendo il proprio dovere, il silenzio non è abbastanza.
Il maresciallo Luigi D’Andrea, ucciso a Dalmine nel 1977, riposerà nel luogo dei cittadini illustri della città, il famedio del cimitero monumentale di Bergamo.
L’amministrazione comunale di Dalmine non ha intenzione di dimenticare Luigi D’Andrea e Renato Barborini, i due servitori dello Stato caduti nell’adempimento del proprio dovere. Il sindaco precisa: già fissato un incontro con la vedova D’Andrea e le forze dell’ordine.
Il Consiglio Comunale di Dalmine ha respinto la mozione finalizzata a tener viva la memoria di Luigi D’Andrea e Renato Barborini, le due Guardie Polizia di Stato assassinate il 6 febbraio 1977 da Renato Vallanzasca e dai suoi complici al casello dell’A4
«Intitoliamo un luogo di Dalmine alla memoria di Luigi D’Andrea e Renato Barborini, le due guardie della Polizia di Stato assassinate il 6 febbraio 1977 da Renato Vallanzasca e dai suoi complici al casello dell’A4». La proposta viene da Gianluca Iodice, consigliere comunale di Forza Italia.
A seguito della notizia (diffusa dall’avvocato di Renato Vallanzasca) secondo la quale il pluriassassino starebbe «mettendo da parte soldi per istituire un fondo di risarcimento ai famigliari delle sue vittime», da Dalmine arriva un appello ai giudici: «Nessuna attenuante: non fatevi ingannare».