Pioltello, l’affondo dei pm: «Quel giunto non fu sostituito»
IL PROCESSO. Mercoledì 19 giugno la prima parte della requisitoria nel procedimento che vede imputate otto persone: «Gli spazi per la manutenzione furono compressi».
IL PROCESSO. Mercoledì 19 giugno la prima parte della requisitoria nel procedimento che vede imputate otto persone: «Gli spazi per la manutenzione furono compressi».
IL DISASTRO. Rfi, tramite due consulenti, ha ipotizzato l’inidoneità dei freni delle carrozze. L’ipotesi era già stata scartata dai giudici, tanto che Trenord è uscita dal processo a tutti gli effetti.
IL PROCESSO. Il deragliamento del regionale causò tre vittime. Per l’accusa provocato da una lunga serie di omissioni, ma per i consulenti della difesa gli operai di Treviglio non avrebbero sollecitato l’intervento sui canali aziendali.
LA TESTIMONIANZA. l’Ex manager di Rfi, Gentile: «La manutenzione non agì correttamente».
IL PROCESSO. Dagli operai testimonianze di interventi senza lo stop dei treni, come nell’incidente accaduto a Brandizzo.
In aula.Il teste, così come altri sentiti nel processo, ha riferito che il problema del giunto nel cosiddetto «punto zero», sopra il quale si ruppe una parte di rotaia causando il deragliamento, era noto ed era stato segnalato già dall’estate 2017.
Il processo Il capotreno e i pendolari ricordano i momenti terribili della tragedia 4 anni fa. «Il treno ha cominciato ad accartocciarsi». «Sembrava di essere su un aereo che precipitava».
Portavano ingenti quantitativi di droga dal Sudamerica e anche dal Marocco: per questo sono scattate stamane otto misure cautelari a seguito di un’indagine condotta dalla procura di Milano.
Associazioni e sindacati hanno chiesto di essere ammessi al procedimento che vede imputati anche i vertici di Rfi. Si è costituito anche un passeggero di Romano.
Chiusa l’inchiesta sul deragliamento del treno che nel gennaio 2018 costò la vita a tre persone, tra cui due bergamaschi. Dodici persone verso il processo: due manager e sette tra dipendenti e tecnici di Rete ferroviaria italiana, la stessa società e due ex vertici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie.
Tragedia sfiorata domenica 13 ottobre, il capotreno dopo aver sentito un botto ha azionato il freno d’emergenza, riuscendo a fermare il convoglio senza conseguenze.