Vigilessa uccisa, le motivazioni: ergastolo perché il piano era di eliminarla
IL DELITTO DI TEMÙ. Le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise d’appello di Brescia: le due figlie e l’ex fidanzato di una delle due «tutti ugualmente colpevoli».
IL DELITTO DI TEMÙ. Le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise d’appello di Brescia: le due figlie e l’ex fidanzato di una delle due «tutti ugualmente colpevoli».
LA SENTENZA. Il processo d’appello ha confermato l’ergastolo per le due figlie accusate insieme all’ex fidanzato di una delle due gli assassini dell’ex vigilessa di Temù.
IL CASO. A Brescia è iniziato il processo d’appello per il giovane bergamasco condannato in primo grado insieme a Silvia Zani e Paola Zani per l’omicidio avvenuto nel 2021 in Valcamonica.
LE MOTIVAZIONI. Tre condanne all’ergastolo per le sorelle Paola e Silvia Zani e Mirto Milani, il «trio criminale» che secondo i giudici ha ucciso Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù e madre delle due imputate.
LA DECISIONE. Ergastolo per tutti e tre gli imputati per l’omicidio di Paola Ziliani, la ex vigile di Temù, uccisa l’8 maggio 2021 dalle due figlie Paola e Silvia e da Mirto Milani, fidanzato della maggiore, tutti rei confessi.
IL PROCESSO. È attesa oggi la sentenza del processo per l’omicidio di Laura Ziliani, la ex vigile di Temù uccisa l’8 maggio 2021 dalle due figlie Paola e Silvia e da Mirto Milani, fidanzato della maggiore di origini bergamasche, tutti rei confessi.
IL PROCESSO. Martedì 28 novembre in aula gli avvocati delle due figlie e del fidanzato: chieste delle attenuanti per evitare gli ergastoli. «Emerse posizioni diverse e smantellato il trio criminale». Slittate al 7 dicembre la replica dell’accusa e la sentenza.
IL PROCESSO. Il pm ha chiesto l’ergastolo per le sorelle Paola e Silvia Zani e per il bergamasco Mirto Milani: rei confessi dell’omicidio di Laura Ziliani.