Maastricht, il trattato azzoppato dagli egoismi
Il 7 febbraio 1992 Giulio Andreotti e l’allora ministro del Tesoro Guido Carli firmano per l’Italia il Trattato di Maastricht. Trent’anni dopo nella memoria collettiva sono rimasti solo i tre punti cardinali della politica economica comune: 60% del debito pubblico, 3% del deficit annuale, 2% del tasso di inflazione. All’alba del 2022 non ve n’è uno rispettato. Chi inizia il balletto delle trasgre…