Delitto di Cene, chiesti 30 anni La famiglia della vittima: 2 milioni
In udienza preliminare, davanti al gup Raffaella Mascarino, aveva ammesso le sue responsabilità sull’omicidio di Madalina Palade.
In udienza preliminare, davanti al gup Raffaella Mascarino, aveva ammesso le sue responsabilità sull’omicidio di Madalina Palade.
Totalmente capace di intendere e di volere: Isaia Schena, il camionista trentasettenne di Cene finito in carcere a marzo di quest’anno con l’accusa di omicidio volontario per la morte di Madalina Palade, ventisettenne ballerina romena, è stato ritenuto consapevole delle sue azioni.
Verrà discussa il 14 luglio la perizia psichiatrica nei confronti di Isaia Schena, il camionista trentasettenne di Cene in carcere per l’omicidio di Madalina Palade, la ventisettenne ballerina romena uccisa il 9 marzo di quest’anno.
Due giorni due e Nuvola ricomincia una nuova vita. Da lunedì è l’immagine del canile di Colzate. Il cane di Schena ora un padrone nuovo, a Castione.
È stato fissato per il prossimo 9 maggio l’incidente probatorio per assegnare la perizia psichiatrica nei confronti di Isaia Schena, il camionista trentasettenne di Cena in carcere per l’omicidio di Madalina Palade.
«Sarebbe stato meglio se i soccorritori non mi avessero salvato la vita, se mi avessero lasciato lì a morire». In carcere, davanti al pm Fabrizio Gaverini che lo interrogava, Isaia Schena ha ammesso tutto e ha raccontato la sua versione.
Anche i tabulati telefonici confermano quanto una testimone aveva riferito agli inquirenti: nella serata di domenica 9 marzo Isaia Schena ha telefonato a Madalina Palade, la romena ventisettenne che avrebbe ucciso poco dopo nella baracca sul monte Bue a Cene.
«Quando ho saputo quello che è successo a Madalina, la ragazza uccisa, è stato come rivivere tutto quello che era capitato a me la scorsa estate». Sono le dichiarazioni choc di una donna, che aggiunge: «Non doveva essere lasciato libero».
Non è «Ignoto 1» - il killer di Yara Gambirasio, ancora sconosciuto - l’assassino di Madalina Palade, 27enne uccisa nel marzo di quest’anno nella bergamasca. Gli esami condotti dal Ris di Parma hanno escluso questa possibilità che era comunque remota.
Gli occhi gonfi di lacrime, le urla di dolore e le mani posate sulla bara. Vasilica, la madre di Madalina Palade, la ballerina di 27 anni, uccisa a Cene da Isaia Schena, ha accompagnato così il feretro della figlia fuori dalla camera mortuaria dell’ospedale.
Eccessi da fine settimana o un malessere profondo, acuito da sostanze stupefacenti? Ruotano attorno al profilo di Isaia Schena gli accertamenti di magistrati e carabinieri per chiarire la dinamica dell’uccisione a Cene, nella notte fra domenica e lunedì scorsi, di Madalina Palade.
«Sono stato io. Sì, l’ho uccisa. Perché? Non lo so». Sono state queste le prime, confuse parole, che Isaia Schena ha detto lunedì sera ai primi soccorritori, ancora all’interno della baracca sul monte Bue, con accanto il corpo di Madalina Palade, già uccisa da diverse ore.
Stamattina - venerdì 14 marzo - , nella camera mortuaria dell’ospedale «Papa Giovanni XXIII» a Bergamo, è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Madalina Palade, uccisa nella notte tra domenica e lunedì dalla follia omicida di Isaia Schena.
«Era venuta in Italia perché voleva un futuro migliore. Voleva avere dei bambini qui, farsi una famiglia. È stato detto che era una prostituta, ma non è vero. Era una ragazza d’oro, speciale e mi manca moltissimo. Aveva iniziato a frequentare gente sbagliata».
Sussistono il rischio di reiterazione del reato e il pericolo di fuga. Per questo motivo il gip ha convalidato il fermo di Isaia Schena e disposto il carcere come misura cautelare. Tante le domande ancora aperte: aveva assunto coca? L’aveva offerta anche a Madalina e lei l’aveva rifiutata?
«Non me la sento di parlare». Si è avvalso della facoltà di non risponde Isaia Schena,il killer della ventisettenne romena Madalina Palade, uccisa a coltellate in una baracca di Cene. L’uomo è stato interrogato in ospedale. Convalidato il fermo e disposto l’arresto.
L’ordine del pm Letizia Ruggeri, che coordina le indagini sulla morte di Yara Gambirasio, è già partito: il Dna di Isaia Schena sia confrontato con quello dell’individuo di sesso maschile che ha lasciato tracce sugli indumenti della ragazzina. «Un puro scrupolo».
«C’è stata una lite, come l’altra volta. Però questa è degenerata...». Queste le poche parole, ancora molto confuse, che Isaia Schena avrebbe sussurrato agli inquirenti quando gli è stato notificato il fermo. E Maddy sarebbe stata accoltellata all’addome.
Sarà eseguita venerdì 14 marzo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’autopsia di Madalina Parade, la 27enne romena uccisa tra domenica e lunedì a Cene. I familiari sono attesi in Italia per le adempienze del caso e i funerali non sono stati ancora fissati.
Alle 22 di domenica sera una donna che vive a pochi metri dalla baracca di Isaia Schena aveva visto il camionista trentasettenne camminare verso l’imbocco della stradina a fondo chiuso sul monte Bue.Era al telefono e diceva: «Ti sto aspettando qui, raggiungimi».