Fermare la guerra, serve realismo
Lo scadere dei cento giorni della guerra russa in Ucraina dovrebbe imporre a tutti un bagno di realismo, e a qualcuno un senso di vergogna. Per più di tre mesi ci siamo raccontati che l’esercito russo era guidato da un gruppo di sanguinari incompetenti, che quello ucraino passava di vittoria in vittoria, che le sanzioni (l’Europa ha appena licenziato il sesto «pacchetto») stavano annientando la R…