Anoressia e bulimia, storie di chi ha vinto un incubo
IN LIBRERIA. «Vivevo in una realtà sigillata in cui le cose avevano senso per me, ma per me soltanto» dice Mukai, accademica giapponese, del periodo in cui era anoressica. Lo racconta la giornalista americana Rachel Aviv in «Stranieri a noi stessi» (Iperborea), indagando nelle dinamiche che incidono sulla percezione della nostra identità, un movimento in divenire, mai del tutto definito.