Un anno nel ricordo di Marisa Il flash mob contro i femminicidi
In piazza Vittorio Veneto per ricordare Marisa Sartori, uccisa dal marito un anno fa. Tante persone al flash mob domenica 2 febbraio contro i femminicidi.
In piazza Vittorio Veneto per ricordare Marisa Sartori, uccisa dal marito un anno fa. Tante persone al flash mob domenica 2 febbraio contro i femminicidi.
Ezzeddine Arjoun è capace d’intendere e volere? È la domanda a cui dovrà rispondere la perizia psichiatrica sul tunisino, accusato dell’omicidio a coltellate della moglie Marisa Sartori e del tentato omicidio della cognata Deborha la sera del 2 febbraio, in via IV Novembre a Curno.
«Non è una colpa nascere donna, vorremmo che dalla morte della nostra cara Marisa emergesse una nuova coscienza collettiva: le donne vanno difese, e mai offese». Sabato mamma Giusi, papà Roberto e la sorella Deborha hanno ricordato la giovane donna uccisa dal marito un mese fa a Curno.
La mamma della giovane Marisa Sartori ha voluto ringraziare tutti coloro che sono stati vicini a lei e alla sua famiglia in questo periodo così difficile. E lo ha fatto con una lettera sul gruppo Facebook «Sei di Bergamo se...».
Il funerale si svolge alle 15 nella chiesa parrocchiale di Curno.
Non è più in pericolo di vita, non è più in Terapia intensiva: Deborha, la sorella di Marisa Sartori uccisa sabato a coltellate dall’ex Ezzeddine Arjoun, ora sta tornando alla vita, lentamente, dopo aver rischiato di perderla sotto le coltellate che il cognato ha inferto anche a lei, dopo aver assassinato Marisa.
Dopo la separazione era stata minacciata più volte dal marito. Un’altra donna ammazzata in Bergamasca in 20 giorni.