Davvero non c’era nulla di meglio di Francesco Bianconi fra i finalisti del «Premio Nazionale Narrativa Bergamo»?
La vittoria di «Atlante delle case maledette» (Rizzoli Lizard, 2021), a fronte degli altri cinque libri in finale, lascia quantomeno perplessi. O forse è il segno dei tempi, quella rincorsa alla medietà che sembra caratterizzare da un po’ di anni la letteratura (e la cultura) italiana