Uomo di cultura e sindaco, Alzano piange Gianluigi Morosini
IL LUTTO. Primo cittadino dal 1975 al 1978, insegnò nelle scuole italiane all’estero e diresse il «Giopì» del Ducato di Piazza Pontida.
IL LUTTO. Primo cittadino dal 1975 al 1978, insegnò nelle scuole italiane all’estero e diresse il «Giopì» del Ducato di Piazza Pontida.
«Ci consta, sia detto per inciso, che il Giopì sia il più antico tra i periodici bergamaschi ancora in attività». Lo scrive - tanto per dire che non è roba da sottovalutare - Gianluigi Morosini, direttore del quindicinale «Giopì» del Ducato di Piazza Pontida.
«Secondo noi i cartelli vanno lasciati» ha detto il duca uscente Bruno Agazzi: Levarli vorrebbe dire avviare uno scontro inutile su un tema che è stato mal posto». E venerdì alla Cena del buonumore in Piazza Vecchia il debutto del neoduca Smiciatöt I.
Il Ducato è lì con la valigia in mano. Dopo aver speso tanti anni per piazza Pontida,sta pensando seriamente di fare armi e bagagli. Una presa di distanza dai commercianti, che darebbero scarsa collaborazione. La replica: «Le serate del Ducato non sono interessanti».
Il Ducato di piazza Pontida ha anticipato tutti rinnovando la sua massima carica. E dopo quindici anni ininterrotti ai vertici del sodalizio, Liber Prim, al secolo Bruno Agazzi, ha passato il testimone al suo braccio destro, il tesoriere Mario Morotti.
Valerio Bettoni diventa commendatore, così come Pepi Merisio. La Prefettura di Bergamo ha reso noto l’elenco completo dei diplomi e delle onorificenze dell’Ordine «Al Merito della Repubblica Italiana». La consegna dei diplomi avverrà lunedì 2 giugno.
II parcometri dell’ospedale papa Giovanni e le «slot machine» - entrambi macchinette mangiasoldi, i primi per rendere un servizio pubblico, le seconde perchè costano e basta - saranno unite nello stesso esorcizzante destino: al rogo tutte e due.
Liber Prim cede la corona di Duca di Piazza Pontida: al termine del quinto mandato Bruno Agazzi ha infatti deciso di non ripresentarsi.«Bisogna sapere quando è il momento opportuno per compiere un passo indietro» ha detto.
Come ogni anno, il Ducato di piazza Pontida ha voluto augurare buon anno in modo ironico alle istituzioni bergamasche. Ma c’è stata anche verve polemica perché non c’era nessun rappresentante della Prefettura.
«Tiriamo i remi in barca». È un duca che sembra quasi deporre la sua corona quello che al telefono annuncia senza nascondere l’amarezza il disimpegno della «sua» associazione – il Ducato di piazza Pontida – dal luogo cui è «geneticamente» legata, la piazza stessa, al centro di Borgo San Leonardo.