Il grillismo senza Grillo, è già senza il suo popolo
ITALIA. Ormai una stagione della nostra storia politica è davvero finita, bella o brutta che sia stata.
ITALIA. Ormai una stagione della nostra storia politica è davvero finita, bella o brutta che sia stata.
ITALIA. Ricordati che il capo sono sempre io. Se dovessimo semplificare nel modo più tranchant la diatriba in corso tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, dovremmo arrivare a questa frase poco «politichese». Ma molto vicina alla verità.
ITALIA. Ammettiamolo: lo abbiamo, colpevolmente, sottovalutato, fin dalla sua prima comparsa.
MONDO. Il governo Meloni ha schierato l’Italia inequivocabilmente dalla parte di Israele assalito dai terroristi islamisti di Hamas; ha chiesto che si risparmi la vita dei civili di Gaza e ha assicurato a chi di questi vorrà sfollare verso sud, il proprio aiuto umanitario; ha ripetuto che la soluzione del conflitto non può che essere quella di «due popoli, due Stati» secondo la dottrina Onu.
ITALIA. Ha suscitato molte polemiche il gesto di Piero Fassino, che intervenendo nell’aula della Camera il 2 agosto scorso ha mostrato il cedolino del suo stipendio di luglio di 4.718 euro netti dichiarando che «si tratta certamente di una buona indennità ma non è certamente uno stipendio d’oro».
IL COMMENTO. La notizia della frenata del Pil italiano nell’ultimo trimestre è arrivata nel pieno della bagarre creata dalla brusca e traumatica archiviazione del Reddito di cittadinanza. Che l’agricoltura colpita dalle alluvioni dal cambiamento climatico e l’industria dal caro-energia stessero provocando la retromarcia dell’economia nazionale, era cosa che gli uffici studi sindacali e imprendit…
Mentre una guerra vera è in corso, in Italia c’è chi porta avanti guerre fasulle sull’energia, proprio il capitolo che in questi mesi è stato del tutto rivoluzionato, alla luce della dipendenza italiana ed europea dall’orso russo.
Le ricadute economiche del conflitto russo-ucraino sono pesanti, con i rincari di gas e petrolio che generano tensioni sull’inflazione. Si vanno a innestare su una situazione che già prima del 24 febbraio, giorno dell’invasione delle truppe di Mosca, era già segnata dall’irreperibilità di materie prime. Lo spettro che inquieta governi e cittadini è la somma dell’aumento dei prezzi alla recessione…
Chi si illudeva che, rieleggendo Mattarella, la situazione politica si sarebbe stabilizzata lasciando Draghi al lavoro per i prossimi due anni, si sta disilludendo. Certo Mattarella rappresenta la massima protezione possibile per il governo, con tutto quello che comporta in termini di relazioni internazionali e finanziarie, ma il problema è che - una volta confermati i due punti fermi al Quirinal…