Ristorazione a Bergamo, uno su tre rischia di non riaprire
«Il settore pronto a ripartire, ma basta chiusure a singhiozzo». Con la pandemia persi 870 milioni di fatturato: limitazioni 6 giorni su 10.
«Il settore pronto a ripartire, ma basta chiusure a singhiozzo». Con la pandemia persi 870 milioni di fatturato: limitazioni 6 giorni su 10.
I dati della Camera di commercio rielaborati da Ascom: nel primo trimestre di quest’anno in città si contavano 245 tra ristoranti, pizzerie e trattorie a fronte dei 139 del 2009. In dieci anni una crescita del 76%. E l’agroalimentare genera nella Bergamasca un valore aggiunto pari a 1,4 miliardi di euro.
Tra Pasqua e il 1° maggio sono previste 262.472 presenze in provincia di Bergamo. Fusini, direttore Ascom: «Ottimo inizio»
Situazione critica sul fronte della sicurezza per gli operatori del terziario bergamaschi. All’ordine del giorno ci sono spaccate, furti e rapine non solo verso le tradizionali categorie a rischio, ma anche verso esercizi al dettaglio dei settori alimentare e non alimentare.
Mentre si avvia ufficialmente la corsa per il rinnovo del Consiglio camerale, il dibattito improvvisamente s’infiamma dopo le parole del membro di Giunta e direttore Ascom Luigi Trigona che aveva lanciato con forza l’ipotesi di «un Malvestiti bis alla presidenza».
Sono 15 i ristoranti bergamaschi che hanno aderito al progetto «Veg +», promosso da Ascom e LAV e che dal 1° giugno proporranno piatti vegani, realizzati esclusivamente con ingredienti di origine vegetale e approvati da Lav Bergamo e della scuola vegana di Sauro Ricci.
La cucina è anche arte – come ormai riconosciuto – ma negli ultimi tempi è diventata anche show. E così ecco che, nel corso di un banchetto, si può inserire anche la preparazione dal vivo di una torta gigante per circa 200 persone.
«Siamo in ginocchio e non lo dico tanto per dire: proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) ho dovuto chiudere uno dei miei distributori. La gente non ha più soldi per la spesa, figuriamoci per fare benzina».
Nell’anno di crisi 2013 i prezzi del pranzo di Natale al ristorante sono bloccati o addirittura diminuiti rispetto al 2012, eppure nella maggior parte dei casi non si registra ancora il «tutto esaurito». Una volta si prenotava a novembre, ora non più.
Percorsi scolastici per i figli delle famiglie cristiane di Terrasanta. Un asilo per bambini abbandonati e quelli nati da donne non sposate in Kenya. Il Fondo diocesano famiglia e lavoro. Sono i tre progetti di solidarietà, all’insegna del soccorrere le povertà vicine e lontane.