«Una violenza ingiustificata ha portato via la nostra Sharon»
LA LETTERA. Al presidio contro i femminicidi di venerdì 8 novembre la lettera di Christopher, fratello di Sharon Verzeni, uccisa a Terno d’Isola.
LA LETTERA. Al presidio contro i femminicidi di venerdì 8 novembre la lettera di Christopher, fratello di Sharon Verzeni, uccisa a Terno d’Isola.
BERGAMO. Ad agosto 77 chiamate ai Centri di sostegno. La «Rete bergamasca contro la violenza di genere» rinnova l’invito a partecipare al presidio l’8 di ogni mese: appuntamento domenica 8 settembre dalle 18,30 in Largo Rezzara.
IN VIA MERELLI. Presenti i carabinieri e il compagno della donna, Ruocco. La casa era stata posta sotto sequestro subito dopo l’uccisione di Sharon Verzeni.
IL RACCONTO. Amin e Mohamed spiegano: «L’avevamo visto quella sera mentre ci allenavamo a Chignolo».
L’OMICIDIO. È stato l’uomo a raccontare gli attimi precedenti: «Lei mi ha chiesto perché».
IL GIORNO DOPO. Il 31enne Moussa Sangare in carcere sotto stretta sorveglianza. Per il suo avvocato Giacomo Maj «ogni valutazione di perizia psichiatrica è prematura». Il compagno di Sharon, Sergio Ruocco, è tornato a Terno d’Isola: casa ancora sotto sequestro.
BOTTANUCO. Il fidanzato di Sharon: lunghi giorni di assedio. Ora finalmente cancellate le insinuazioni dette su di noi. Papà Bruno: la sua morte provochi in tutti maggiore sensibilità sulla della sicurezza. Il parroco: in paese torni la pace.