Piera, l’ultima combattente bergamasca Scampò al lager buttandosi dal pullman
Schiaffi, insulti e minacce per minuti e minuti. E poi quel terribile «gioco»: sparare tentando di avvicinarsi il più possibile al corpo del prigioniero, ma senza colpirlo. Una tortura, psicologica e fisica, alla quale lei, Piera Vitali, resistette.