Il vigile bagnino
Giorgio Gandola Trauma distorsivo al rachide cervicale. Infrazione costale dell’emitorace destro. Ma anche una meno esotica contusione al ginocchio. Erano le cause delle prolungate assenze per malattia di un vigile urbano milanese
Giorgio Gandola Trauma distorsivo al rachide cervicale. Infrazione costale dell’emitorace destro. Ma anche una meno esotica contusione al ginocchio. Erano le cause delle prolungate assenze per malattia di un vigile urbano milanese
C’erano «i giornalisti, la televisione e gli escavatori che facevano finta di scavare, dove uno scavava e l’altro riempiva, giusto per fare cinema». È una telefonata intercettata e si riferisce ai «lavori» alla «trincea» del nuovo ospedale di Bergamo. Il video
«Son tutte turbative, son tutti abusi»: queste frasi, che lasciano intuire una qual consapevolezza di atti illegali, sono pronunciate da indagati intercettati nell’inchiesta della Procura di Milano che ha portato in carcere Antonio Rognoni.
Da mail scambiate tra l’ex dg Rognoni e l’avvocato Leo nel 2008 «si ottiene la definitiva conferma che i conferimenti dei contratti legali erano viziati, nella consapevolezza di tutte le parti in causa di agire in un ambito di diffusa illegalità, compresi i vertici della Regione».
Dentro a Infrastrutture Lombarde si sarebbe insediata per anni una «cerchia» di professionisti che si muoveva con il preciso scopo di «accaparrarsi il maggior numero di commesse pubbliche» ed appalti. Arrestato Rognoni, coinvolti anche 2 bergamaschi.
Novanta provole di Auricchio per 3.405 euro spesi il 18 dicembre 2008 dall'ex assessore lombardo del Pdl Giovanni Rossoni come omaggio della vice presidenza. Il quale due anni dopo, sempre sotto Natale, ha pagato 4.273 euro di «latticini come regali istituzionali».
Da una parte i pranzi e le cene degli assessori, dall’altra i pasti quasi sempre in buoni ristoranti dei consiglieri e tutto, rigorosamente, coi soldi pubblici. Per i primi, però, quelle spese non si sono trasformate in reato perché erano previste nei budget stanziati dagli assessorati.
Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini a 14 persone tra cui l’ex assessore della Giunta Moratti, Mariolina Moioli, accusati a vario titolo di corruzione, truffa aggravata, finanziamento illecito a partiti, peculato e falso. La replica: «Sono addolorata ma serena».
L’accordo era che Rossano Breno, l’ex presidente della Compagnia delle Opere di Bergamo, «avrebbe influito sugli esponenti politici di Comunione e Liberazione di Regione Lombardia, Marcello Raimondi e il presidente Roberto Formigoni». In serata Formigoni ha preannunciato querela.
La Procura ha chiesto l’archiviazione della posizione di 33 consiglieri regionali ed ex accusati di peculato (inchiesta sui rimborsi). Tra questi, Daniele Belotti, Valerio Bettoni e Giuseppe Benigni. Rischiano invece il processo, Marcello Raimondi, Giosuè Frosio, Roberto Pedretti, Carlo Saffioti e Elisabetta Fatuzzo.
Per ottenere il via libera dalla Regione Lombardia alla realizzazione di una discarica di amianto a Cappella Cantone (Cremona) sarebbero state pagate tangenti per circa un milione di euro alla Compagnia delle Opere di Bergamo.
Nell’intricato giro di presunte tangenti pagate dall’imprenditore di Grumello del Monte, Pierluca Locatelli, per l’ok alla discarica di amianto di Cappella Cantone , gli inquirenti hanno trovato anche una serie di tracce che portano a Formigoni.
L’ex presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione nell’inchiesta che ha condotto all’arresto l’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli ed è relativa alla discarica di Cappella Cantone.
Con oltre mezzo milione di euro di soldi pubblici, ottenuti dalla Lega come rimborsi elettorali, la famiglia Bossi si sarebbe pagata le spese private più varie: dalle multe per migliaia e migliaia di euro al carrozziere, fino alla laurea in Albania di Renzo «il Trota».