«Banale lite dopo la serata al bar» Ecco come è stato ucciso il vetraio
Una banale lite sarebbe all’origine della morte di Giuseppe Pesenti, il vetraio 61enne di Azzano San Paolo aggredito nella notte tra sabato e domenica scorsi.
Una banale lite sarebbe all’origine della morte di Giuseppe Pesenti, il vetraio 61enne di Azzano San Paolo aggredito nella notte tra sabato e domenica scorsi.
Resta in carcere Alfredo Marchesi, il 53 enne di Colognola accusato di aver ucciso Giuseppe Pesenti, il vetraio 61 enne di Azzano San Paolo colpito alla testa con un cric. Il reato contestato è però quello di omicidio preterintenzionale.
Giuseppe Pesenti, 61 anni, era stato colpito con un avvita bulloni. Le sue condizioni erano subito apparse disperate. In cella c’è un 53 enne di Colognola, accusato del fatto. Restano ancora oscuri i motivi del tragico fatto. L’uomo ha donato gli organi.
Giuseppe Pesenti lotta tra la vita e la morte al «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo. L’uomo è stato colpito al capo con un avvitabulloni nella notte tra venerdì e sabato sera in via dell’Industria. In carcere un 53 enne, pregiudicato, ma il movente non è ancora chiaro.