Le piazze per la pace il problema politico
ITALIA. Guerra commerciale e guerra vera e propria hanno riempito le piazze nello scorso week end, prendendosi lo spazio che il dibattito politico non riesce ad occupare con chiarezza.
ITALIA. Guerra commerciale e guerra vera e propria hanno riempito le piazze nello scorso week end, prendendosi lo spazio che il dibattito politico non riesce ad occupare con chiarezza.
POLITICA. Si riaccende la lite tra il governo francese e quello italiano, con i ministri del primo che insultano Giorgia Meloni al punto da indurre il capo della nostra diplomazia Antonio Tajani a cancellare all’ultimo momento una visita ufficiale in Francia.
Anche questa insolita campagna elettorale di mezza estate non risparmia i colpi bassi, gli slogan, gli interventi a gamba tesa e il solito teatrino di dichiarazioni demagogiche, per non parlare delle incursioni dei «podestà stranieri», come quella di Putin e Medvedev. Però in mezzo al clamore mediatico (amplificato e condizionato dai social, che non ammettono quasi mai toni pacati e soluzioni art…
La direttiva europea sul salario minimo ha diviso il mondo politico e le parti sociali, com’era prevedibile. In realtà nel caso dell’Italia si tratta solo di intraprendere una delle due opzioni: una busta paga agganciata per legge all’inflazione (il grande ritorno della «scala mobile») oppure continuare la prassi sindacale di una contrattazione collettiva che garantisca ai dipendenti redditi «ade…
Nella prima guerra fredda, nata dopo il secondo conflitto mondiale e gli accordi di Yalta, le posizioni dei partiti politici italiani erano abbastanza nette. Da una parte quelli filo atlantisti (in prima fila la Democrazia Cristiana), dall’altra quelli filo sovietici (con il Pci egemone), anche se poi il realismo di Togliatti e dei suoi successori avrebbe portato a una progressiva indipendenza da…
Come sempre accade nei momenti più difficili, Mario Draghi è salito al Quirinale per consultarsi con il Capo dello Stato. Motivo: con i 5 Stelle si è aperta una crisi sulla questione dell’aumento delle spese militari. Breve riepilogo: nel 2014 l’Italia, come tutti gli altri Paesi europei membri della Nato, ha accettato di portare le sue spese per la Difesa al livello del 2 per cento del Pil. L’im…
Sono passati trent’anni dal giorno (17 febbraio 1992) in cui venne arrestato Mario Chiesa. Si staccò allora la slavina che avrebbe travolto e seppellito la Prima Repubblica, lasciando sul terreno tramortiti, ma purtroppo, anche morti veri. Accolta da un tripudio generale, l’operazione giudiziaria «Mani pulite» indusse a sperare che fosse venuto il tempo perché prosperasse la «buona politica». Abb…
Chi si illudeva che, rieleggendo Mattarella, la situazione politica si sarebbe stabilizzata lasciando Draghi al lavoro per i prossimi due anni, si sta disilludendo. Certo Mattarella rappresenta la massima protezione possibile per il governo, con tutto quello che comporta in termini di relazioni internazionali e finanziarie, ma il problema è che - una volta confermati i due punti fermi al Quirinal…
Sono tante le conseguenze politiche del risultato finale di questo voto. Benchè riguardasse le amministrazioni delle città, la consultazione ha avuto sin da subito un significato generale, se non altro perché coinvolgeva Roma Capitale, Milano, Torino, Trieste, Bologna, Napoli, parecchi milioni di elettori e tante realtà importanti del Paese. Ma adesso il risultato che ne è uscito pesa ancor di pi…
Mancano venti giorni alla fine del blocco dei licenziamenti e poi ci sarà un «liberi tutti» che partiti di maggioranza e sindacati temono, e che invece la Confindustria considera inevitabile e non particolarmente doloroso: «Bisogna tornare alla normalità ora che l’economia torna a girare» dice Carlo Bonomi, presidente degli imprenditori. Insomma, secondo viale dell’Astronomia il risultato dello s…
Nella guerra di carta bollata che lacera il Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte ha segnato un punto su Davide Casaleggio jr e sull’Associazione «Rousseau»: il Garante della privacy ha infatti ingiunto a quest’ultima di consegnare entro cinque giorni al M5S la lista degli iscritti che detiene. L’ordine è perentorio ma non è detto che la contesa finisca qui: cavillo dopo cavillo, adesso Casaleggio d…