Cantieri, il lavoro nero lascia il posto al «grigio». L’irregolarità sfiora il 10%
IL FENOMENO. I sindacati: «Non più lavoratori trovati senza documenti, ma catene infinite di subappalti ed esternalizzazioni di manodopera».
IL FENOMENO. I sindacati: «Non più lavoratori trovati senza documenti, ma catene infinite di subappalti ed esternalizzazioni di manodopera».
L’agevolazione. Dopo lo stop alla cessione deciso dal Governo, è questa la stima di Ance sul settore in provincia. Pesenti: «Bisogna consentire alle banche di ampliare la capacità di acquisto utilizzando i debiti da F24».
La reazione. Beneficio giù dal 110% al 90% I costruttori: «Così potrà fare i lavori solo chi potrà permettersi di compensare direttamente i crediti».
Dal 12 al 20 maggio, l’Università degli studi di Bergamo e l’associazione Pro Universitate Bergomensi propongono una settimana di appuntamenti gratuiti per riflettere sul futuro della nostra città. Gettando un ponte verso l’Ucraina
L’escalation frena la forte ripresa del settore. Cemento armato, rame, ponteggi: rincari anche dell’80%. Pesenti (Ance): «La compensazione utile, ma non basta».
Soddisfatte le categorie bergamasche più direttamente coinvolte (costruttori edili e artigiani) per l’intenzione manifestata dal governo di prorogare al 2023 il Superbonus al 110% per i lavori di efficientamento energetico.
È l’effetto dell’aumento dei costi delle materie prime nelle costruzioni. Provincia e azienda incaricata cercano soluzioni, i tiranti devono arrivare dalla Germania. Ance: serve un Osservatorio che monitori i prezzi.
Iniziativa di Ance nazionale: il settore è in ripresa, ma deve fare i conti con forti aumenti di costi sulle materie prime. Pesenti confermata presidente dell’associazione provinciale.
Per il presidente di Confartigianato Bergamo, Giacinto Giambellini, è «una grossa occasione che, se sarà sfruttata al meglio, potrà dare lavoro alle imprese bergamasche dell’area casa per tre anni».
Qualcosa si muove. E lo fa a grande velocità, anche se sotto traccia, in maniera silenziosa, discreta, poco appariscente, memore delle sonore batoste che in passato avevano duramente colpito due settori cardine dell’economia bergamasca: artigianato ed edilizia, che poi, almeno in parte, sono sempre stati strettamente legati tra loro. Oggi quindi, con una prudenza affinata nei troppi trimestri che…
«I lavori che si avviano vanno finiti: ora per la variante di Zogno si devono trovare le risorse. In generale però, soprattutto in questo periodo, la priorità va data alle manutenzioni, piuttosto che alle grandi opere: da qui, dai piccoli lavori sul territorio, l’economia può ripartire».
Non sarà il solito convegno. Venerdì 12 settembre, i relatori invitati da Ance Bergamo al tavolo dell’ex Borsa merci, siederanno con una proposta ben precisa. Quella di un piano di riqualificazione urbana definito un Rinascimento.
Primo mandato concluso, con vista sul secondo. È infatti quasi scontato che Ance Bergamo confermerà, dopo l’assemblea di venerdì e il successivo direttivo, Ottorino Bettineschi alla guida dell’associazione, non fosse altro per la caparbietà e il coraggio.