«Così fu uccisa Gianna Del Gaudio» Il film del delitto nelle tracce di sangue
La ricostruzione fatta giovedì 13 febbraio in aula dal Ris sulla base della tipologia degli schizzi di sangue: sorpresa alle spalle mentre stava lavando i piatti.
La ricostruzione fatta giovedì 13 febbraio in aula dal Ris sulla base della tipologia degli schizzi di sangue: sorpresa alle spalle mentre stava lavando i piatti.
È giallo su tre assegni circolari intestati al Tribunale di Bergamo, destinati a una serie di associati di Federconsumatori vincitori di una causa contro le Poste: «Sono stati clonati e incassati da qualcun altro», afferma l’associazione.
È stato confermato l’ergastolo nei confronti di Fabio Bertola, condannato anche in appello per l’omicidio di Roberto Puppo, l’imprenditore di Osio Sotto ucciso nel 2010 in Brasile dove si era recato dietro la promessa di un lavoro remunerativo.
Nella mattinata di giovedì 4 agosto si è insediato il nuovo procuratore di Bergamo, Walter Mapelli, magistrato monzese di 57 anni. La firma della carica in Tribunale.
Di nuovo in aula per il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio. In Tribunale a Bergamo Massimo Bossetti e la parola è ancora per la difesa del muratore di Mapello.
Un anno, pena sospesa, è la condanna inflitta ieri mattina in primo grado a cinque medici degli ex Ospedali Riuniti, per la vicenda della morte di Tobia Belotti, pensionato di Sant’Omobono, deceduto nel 2009 a 79 anni.
Dopo i due carabinieri sul materiale informatico recuperato dai computer di Massimo Bossetti, dopo le polemiche sul dna e lo spionaggio informatico, oggi è il giorno del muratore di Mapello accusato della morte di Yara Gambirasio.
Una boccata di ossigeno, un principio di cura come non se ne vedevano da parecchi anni: per il Tribunale di Bergamo le ultime notizie da Roma potrebbero essere - se non la panacea di tutti i problemi - certo un buon aiuto per risolvere le criticità più urgenti e riprendere spirito.
Massimo Bossetti sarà chiamato il prossimo 4 marzo a rispondere alle domande dell’accusa. Ma potrebbe anche rifiutarsi.
I problemi legati alla carenza di personale amministrativo saranno al centro di un incontro lunedì mattina, 1° febbraio, tra Antonio Misiani, deputato bergamasco del Pd, ed Ezio Siniscalchi, presidente del Tribunale di Bergamo.
Manca il 40% del personale e il presidente del Tribunale di Bergamo Ezio Siniscalchi con amarezza non può che spiegare il dato di fatto: «La situazione è critica, taglieremo le udienze».
Il procuratore capo Francesco Dettori è andato in pensione. In questa intervista spazia dal caso Yara agli ultras, e lancia l’allarme per le infiltrazioni della criminalità organizzata.
Si è concluso il processo a carico dell’uomo di 59 anni, di origini marocchine, in carcere con l’accusa di tentato omicidio: condannato a 7 anni. Alla moglie che lo aveva accusato di averla colpita «perché non volevo mettere il velo islamico» un risarcimento provvisionale di 50 mila euro. Lui nega: frequentavo poco la moschea, il velo non c’entra.
Udienza clou quella della mattinata di venerdì 11 dicembre per il processo Bossetti. Un’udienza molto tesa e con colpi di scena incredibili: presente in aula anche il procuratore di Bergamo Francesco Dettori.
Oggi nuova udienza del processo a carico di Massimo Bossetti, unico imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio.
La storia, drammatica, di una donna accoltellata dal marito perchè non portava il velo. La vicenda risale allo scorso anno, nell’hinterland bergamasco.
Di nuovo un rinvio. Non c’è pace per il processo a carico di Benvenuto Morandi. L’ex sindaco deve rispondere di furto aggravato, truffa aggravata e falso.
«Bene, ora finalmente si può partire. Il via libera del Ministero della Giustizia era l’ultimo passaggio necessario».
«Lo definirei un importante passo avanti, entro le ferie la parte burocratica dovrebbe essere conclusa e il contratto firmato. Bisognerà poi aspettare i tempi tecnici del trasferimento di fascicoli, arredi, aule che compete strettamente al Tribunale e che lo stesso presidente ha sempre assicurato che avrebbe concluso nel più breve tempo possibile».
Un anno e 8 mesi, senza condizionale, per il 44enne di Dalmine che a ottobre, al culmine di una violenta lite con l’anziana madre, le scaraventò addosso una delle sedie della cucina.