Mura venete, dopo la «pulizia» torna a risplendere il baluardo di Valverde
CITTÀ ALTA. Mercoledì 7 agosto i ponteggi saranno rimossi con un elicottero: via Maironi da Ponte resterà chiusa per tutta la durata delle operazioni.
CITTÀ ALTA. Mercoledì 7 agosto i ponteggi saranno rimossi con un elicottero: via Maironi da Ponte resterà chiusa per tutta la durata delle operazioni.
Si apre una breccia nelle Mura venete. Alla base del baluardo di San Giovanni, dove oggi c’è una grata, un varco porterà in via Tre Armi.
Il traguardo in questi giorni per mantenere pulite le Mura Venete: 25 mila ore di impegno volontario per la città.
Cominciano le iniziative internazionali per celebrare il riconoscimento ottenuto dalle nostre Mura.
Il verdetto è arrivato in mattinata. Da stasera proiezioni, bandiere e un telo di 13 metri sui ponteggi di San Giacomo. La storia della candidatura.
È arrivato il verdetto tanto atteso. Il progetto delle Mura venete a patrimonio dell’Unesco è stato approvato. Il verdetto positivo domenica 9 luglio a Cracovia. Ora le Mura venete sono patrimonio universale dell’umanità. Il discorso all’assemblea del sindaco Gori.
Al via il secondo lotto del cantiere per sistemare i 5 chilometri di fortificazioni in vista del verdetto per la candidatura Unesco. Si interverrà sulla cortina di San Michele e sul Viadotto di San Giacomo. Poi si lavorerà sui parapetti lungo la cortina di Santa Grata. Si parte ad aprile e si chiude in autunno. Investimento da 570 mila euro.
Il celebre critico d’arte bacchetta Palafrizzoni e Italia Nostra per i lavori di sistemazione della cinta muraria veneta.
Interrogazione in Comune di Andrea Tremaglia: «Perché non un restauro conservativo?».
Era il 3 luglio, una giornata indimenticabile di abbracci per la nostra città
Un sistema virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per salvare dal degrado il sentiero dei Vasi e sottrarre all’incuria i boschi circostanti, ripulire i tratti delle Mura soffocati dalla vegetazione e riaprire le polveriere.
Tutto pronto e a che quest’anno l’emozione è da provare, il brivido di lanciarsi dalle Mura con la Superteleferica del Parco Avventura Bergamo, allestita allo spalto di San Giacomo.
Un cerchio bianco e una linea spezzata color arancio. Se li guardiamo dall’alto, dalle vette di google map oppure su una ipotetica cima orobica, si risolvono a questo i due grandi eventi che hanno scosso la bergamasca: il grande abbraccio alle mura venete e la passerella di Christo sul lago.
L’Abbraccio delle Mura è stato davvero uno spettacolo fantastico di pubblico, di amicizia e di fratellanza che ha visto protagonisti 11.500 volontari più centinaia di persone che hanno garantito una perfetta organizzazione.
L’abbraccio delle Mura, oltre a conquistare i bergamaschi, che hanno affollato Città Alta per il record da Guinness dei primati, ha conquistato anche la Rete.
Si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’avvenimento che vedrà Bergamo tentare domenica 3 luglio di entrare nel Guinness dei primati con l’abbraccio alle Mura. La notizia per ora più importante è che è stato raggiunto il traguardo dei 12 mila iscritti, numero che dovrebbe consentire il successo del tentativo. Ci si può comunque ancora iscrivere.
Appuntamento il 3 luglio per entrare nel Guinness dei primati e sostenere la candidatura Unesco.
Bergamo punta al Guinness World Record: il 3 luglio un’incredibile catena umana, grazie alla partecipazione di oltre 11.500 persone, si snoderà attorno all’intero perimetro delle fortificazioni cinquecentesche di Bergamo. Ecco come aderire.
Firmato mercoledì 21 ottobre, alla presenza del ministro Dario Franceschini e del ministro della Cultura croato Berislav Šipuš il protocollo d’intesa tra i ministeri della cultura di Italia, Croazia e Montenegro che impegna i tre Paesi a coordinarsi per una gestione congiunta dei beni culturali inclusi nella proposta di candidatura de «Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo» pe…
Poco meno di 500 pagine: è questa la mole del dossier presentato stamattina, mercoledì 30 settembre, a Palazzo Frizzoni a Bergamo da tutti i componenti coinvolti nella candidatura «Opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo» a patrimonio dell’umanità Unesco.