Il viaggio a Cuba: «Gente semplice e umile, una lezione per noi che viviamo in Occidente»
L’INTERVISTA. Cuba, don Mario Maffi, 80 anni, ha trascorso un quarto di secolo nella parrocchia di Imìas, nella regione di Guantanamo.
L’INTERVISTA. Cuba, don Mario Maffi, 80 anni, ha trascorso un quarto di secolo nella parrocchia di Imìas, nella regione di Guantanamo.
Il sacerdote bergamasco è morto lunedì 12 aprile a Abidjan, ex capitale del Paese africano dove prestava servizio dal 1987. Tanti lo chiamavano «missionario architetto» perché in 33 anni passati come missionario aveva progettato o costruito una decina fra chiese e chiesette, un dispensario, diverse canoniche, scuole e sale parrocchiali.
Missionario cappuccino originario di Almenno San Bartolomeo, in Terra Santa fondò un centro di spiritualità. Tanti lo chiamavano Frate Vento perché, in occasione dell’80° compleanno, si era lanciato in parapendio biposto dal monte Farno, a Gandino.
Dopo il nulla osta della Congregazione delle Cause dei Santi, decretato in Brasile l’inizio della causa di beatificazione e canonizzazione. Il sacerdote originario di Ponte Nossa, morto nel 2009, è stato sempre un pioniere, come parroco missionario nel Polesine e nell’America Latina.
Si è spento nella casa del Pime di Lecco, dove era ricoverato. Malato da tempo, aveva 77 anni. Ordinato sacerdote dall’arcivescovo Gaddi, nel 1969 fu inviato in missione sul Rio delle Amazzoni. La sua parrocchia era il fiume.
I riconoscimenti a padre Ambrosini, di 101 anni, in Messico, all’infermiera laica Locatelli in Bolivia e a suor Zucchetti in Eritrea
Oggi padre Mario Pulcini, superiore dei missionari saveriani in Burundi, festeggerà i quarant’anni trascorsi dalla prima Messa come se fosse una giornata uguale alle altre.
Giorni di apprensione per un gruppo di volontari bergamaschi in missione nel Sud Sudan. Nella capitale Juba si susseguono scontri per la conquista del potere presidenziale, che hanno provocato la morte di oltre duecento persone.
«Il nostro umile guerriero è partito per un nuovo viaggio, sereno e consapevole d’aver avuto una vita piena spesa al servizio degli altri». La figlia Susanna Pini, vicesindaco di Ponteranica, annuncia la scomparsa del papà, il volontario Franco Pini, molto conosciuto nella Bergamasca.
La storia di Franco Pini raccontata in un servizio di Bergamo Tv nel 2014
In molti, anche dai paesi vicini, hanno partecipato a Gromo San Marino all’incontro «Io resto» dedicato alla figura del Beato don Sandro Dordi. Tra il pubblico monsignor Achille Belotti e il sindaco di Gandellino, Flora Fiorina.
Le note di Johann Sebastian Bach hanno aperto il «Concerto di Natale», sabato sera, nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna.
Ogni anno cresce la partecipazione delle comunità parrocchiali al Convegno diocesano missionario, giunto alla sua 91ª edizione. Erano quasi un centinaio le parrocchie rappresentate domenica 1° marzo in Città Alta dalla presenza di 1.600 bambini e ragazzi e da più di 600 adulti.
In centinaia, appartenenti a diversi gruppi missionari della diocesi e provenienti da tante comunità parrocchiali, hanno partecipato alla prima giornata del 91° Convegno missionario diocesano.
«Grazie Viviana, per il dono grande che sei stata per noi Orsoline di Gandino». È commosso e riconoscente il saluto che le suore vogliono rivolgere a Viviana Signori.
Si conclude con successo la maratona di solidarietà promossa da Centro Missionario Diocesano e Ascom Bergamo in occasione del Natale 2014 «Abita la stella. E il cuore della missione vive in famiglia».
La musica ha regalato sabato sera nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna lo stupore della bellezza e il sapore della solidarietà.
Torna l’appuntamento con l’attesissimo Concerto di Natale, organizzato in diretta con tutte le missioni bergamasche impegnate in progetti umanitari dalla valenza mondiale.
Torna l’appuntamento con l’attesissimo Concerto di Natale, in diretta con tutte le missioni bergamasche impegnate in progetti umanitari dalla valenza mondiale.
Nel 1964 padre Luigi Carrara, missionario saveriano, originario di Cornale di Pradalunga, fu ucciso nella sua missione in Congo. La sua gente e i suoi confratelli lo ricordano con una serata.