Trova un assegno da 50 mila euro Lo riporta in banca a Trescore
Ha trovato per strada un assegno da 50 mila euro e l’ha riportato in banca. L’amarezza: «Neppure un grazie».
Ha trovato per strada un assegno da 50 mila euro e l’ha riportato in banca. L’amarezza: «Neppure un grazie».
Euro e Unione Europea sono al centro del dibattito di questi giorni. Poco più di un anno fa, a Roma, si celebrò il sessantesimo anniversario della firma, in Campidoglio, dei Trattati istitutivi della Comunità economica europea: l’Italia, con Francia, Germania Ovest, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, fu tra i Paesi fondatori. Il Mercato economico europeo ottenne subito buoni risultati, conferendo…
A Parigi e Berlino si è riunito il comitato franco-tedesco promosso dai due governi per valutare i prossimi passi nella riforma delle istituzioni comunitarie e nello specifico nell’Eurozona. La proposta è di eliminare il 3% come soglia di deficit e di fatto finanziare l’aumento del debito a proprio rischio con emissione di titoli di Stato subordinati. In caso di default ne risponderebbe lo Stato …
Non si sa se ridere o piangere dopo la presentazione degli ultimi dati sulla situazione macroeconomica dell’Unione forniti l’altro ieri dalla Commissione europea. I numeri nudi e crudi ci dicono di una crescita che è tornata al livello degli ultimi dieci anni (la crisi economica, dopo lo scoppio delle varie bolle finanziarie e creditizie, è cominciata all’incirca nel 2008), con qualche incertezza…
Negli ultimi tre mesi l’euro ha guadagnato quasi l’8% sul dollaro. La valuta europea si rafforza in previsione di un ritorno alla normalità, cioè ad una graduale progressione dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea a partire dal 2018. Un tasso negativo del -0,4% per i depositi presso la Bce è il segno di un’emergenza. Il segnale che viene da Francoforte indica che si è a un giro di bo…
Dal 1° gennaio 2018 stop al conio. Previsto un meccanismo di arrotondamento se si paga in contanti al multiplo di 5 più vicino.
Molta gente pensa che il problema dell’economia italiana sia l’Europa. Con i suoi limiti al debito e al deficit, erroneamente chiamati austerità, la burocrazia continentale impedirebbe al nostro sistema produttivo di esprimere tutto il suo potenziale di crescita. Mentre, se solo ci lasciassero sperperare (pardon: spendere) qualche miliardino di euro in più di spesa pubblica allora sì che il motor…
E ora, dall’Asia all’Europa passando per gli Stati Uniti, tutti gli occhi sono puntati sui mercati dopo l’annuncio delle dimissioni di Matteo Renzi.
Circa millecinquecento-duemila famiglie bergamasche si trovano in una condizione di indigenza. La stima è stata compiuta dalla Cisl sulla base delle rilevazioni nazionali. Ora però arrivano aiuti fino a 400 euro al mese. Si chiama Sia ed è l'abbreviazione di …
Secondo un noto quotidiano economico tedesco, il 4 maggio verrà formalizzata la decisione di dire addio al taglio più grosso dell’euro.
È tornato Neuro. Nascosta dietro la Borsa perennemente in extrasistole, obiettivo della speculazione che si maschera da banca in crisi, causa primaria del nuovo crollo della Grecia c’è lei, la moneta più fragile del mondo, quell’euro che troppo spesso s’ammala e manda in fibrillazione tutto il sistema economico.
Se in Europa si chiuderanno via via le frontiere interne tra gli Stati membri è a rischio il futuro dell’euro. È l’allarme del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker al Parlamento europeo riunito a Strasburgo.
Come abbiamo sentito, a parte l'aumento del numero dei comuni, nulla di sostanziale cambia rispetto allo scorso anno. Esiste però una serie di deroghe, che consentono a tutti di circolare: ce le ha ricordate il tenente Mario Locatelli, ospite dell'edizione …
Molti probabilmente lo avranno dimenticato: all’alba del 2002 è stato di 1936,27 il cambio ufficiale per il passaggio dalla lira all’euro.
Borsa chiusa, file ai bancomat, prelievi agli sportelli limitati a 60 euro, capitali in fuga, svariati miliardi di euro bruciati. È un giorno cruciale per la Grecia. Borse al ribasso, ma...
Quattro italiani su 10 (40,1%) pensano che sarebbe meglio uscire dall’Euro: lo evidenzia il Rapporto Eurispes 2015.
La foto simbolo è una ragazza imbacuccata in guanti e sciarpa rosa che esulta davanti alla Banca di Lituania. Il motivo sembra così importante da suscitare entusiasmo: il suo Paese è entrato nell’euro.