Tempo di Natale e, a Porto Buio, piccola isola del Mediterraneo, come ogni anno è tempo di pensare al presepe vivente per celebrare la Natività. Peccato che quest'anno l'interprete di Gesù Bambino è cresciuto, ha i brufoli e la barba di un adolescente e come bambinesco non è davvero adatto. Bisogna trovarne un altro, ma visto che a Porto Buio, bambini non ne nascono da un bel pezzo la faccenda non è così semplice eppure bisogna risolverla perché la tradizione del presepe è l’unica “resistenza per non scomparire”. Il sindaco Cecco, fresco di nomina, vorrebbe chiederne uno in prestito ai tunisini che vivono sull’isola, ma tra le comunità non corre buon sangue. Al fianco del Sindaco c'è Bilal, al secolo Marietto, italiano convertito all'Islam e guida dei tunisini, e Suor Marta, che non ne vuole sapere di “profanare” la culla di Gesù. I tre si ritroveranno molto presto uno contro l’altro, e la religione diviene parallelamente una scusa per saldare i conti con il proprio passato… Una commedia esilarante sull’Italia di oggi, che si arrangia come può, è la nuova fatica di Luca Miniero, che torna in cabina di regia due anni dopo "La scuola più bella del mondo" (2014). Protagonista il trio composto da Claudio Bisio, già diretto da Miniero in "Benvenuti al Sud", "Benvenuti al Nord", Angela Finocchiaro (già nel cast di "Un boss in salotto" di Miniero) e Alessandro Gassman, già in sala nel 2016 con "Onda su onda".