La febbre del dollaro tra dazi e sovranismi
MONDO. Tra i vertiginosi sussulti e disequilibri della contemporaneità globalizzata va tenuta d’occhio con grande attenzione la sempre meno tenace egemonia del dollaro sulle altre monete.
MONDO. Tra i vertiginosi sussulti e disequilibri della contemporaneità globalizzata va tenuta d’occhio con grande attenzione la sempre meno tenace egemonia del dollaro sulle altre monete.
MONDO. Forse mai come oggi appare improbo essere rasserenati da qualche bagliore di luce.
ITALIA. Il linguaggio relazionale e mediatico adottato da molti esponenti politici, spesso anche da chi ricopre alte cariche istituzionali, tende a rendere sempre più scialba la costruzione di dialettiche in grado di dare senso e profondità alla costruzione di un quanto mai necessario pensiero collettivo che sia più avveduto ed elevato, pur nelle sempre auspicabili differenti posizioni di vedut…
ITALIA. L’ultimo incontro annuale del World Economic Forum di Davos ha acceso i riflettori sulle disuguaglianze sottolineando che «sono state generate a livello globale da un potere economico fuori controllo e da un potere politico incurante delle fratture nelle nostre società».
ITALIA. Da molti anni le leggi sono sempre più spesso scritte e fatte approvare dal Governo di turno che, in tal modo, finisce con l’espropriare il Parlamento della sua principale prerogativa.
ITALIA. L’aumento del debito pubblico di un Paese può essere sensibilmente influenzato dalla differenza tra il tasso d’interesse medio pagato sul suo debito e il tasso di crescita nominale del Pil.
ITALIA. Si discute molto sulle cause della perdurante bassa crescita della nostra economia che non rende possibile un più sostenuto rientro dal debito pubblico le cui dimensioni (3.000 miliardi), mettono costantemente a rischio l’equilibrio dei nostri conti pubblici.
ITALIA. Il 4 settembre scorso il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma delle concessioni balneari, contenuta in un decreto-legge su materie oggetto d’infrazioni europee.
ITALIA. Mentre molte parti del mondo sono flagellate da guerre e sopraffazioni di ogni tipo, le nostre cronache interne rincarano in modo sconcertante il clima di disagio e paura.
ITALIA. Non solo voto: la democrazia si regge su ideali e sul loro confronto costruttivo.
ITALIA. Gran parte del secolo scorso ha visto prevalere una cultura nazionalpopolare che vedeva nel «gioco» un vizio riservato alle élite e che dava a questo comportamento un’etichetta legata a una condotta lasciva dei costumi sociali.
MONDO. L’incontro informale di Parigi, in occasione delle Olimpiadi, non è certamente servito a eliminare i contrasti emersi nei rapporti tra la premier Meloni e il presidente Macron.
MONDO. Sovranismo e protezionismo rappresentano due incalzanti fenomeni che, dopo un certo periodo di latenza, oggi minacciano seriamente gli assetti democratici di molti Paesi europei e dell’intero Occidente.
ITALIA. Un’iniziativa che produrrebbe un consistente risparmio di spesa e incontrerebbe vasto consenso popolare, perché attesa da tempo.
ITALIA. Le recenti vicende giudiziarie che hanno riguardato esponenti politici di primo piano come è il caso del presidente della Liguria Giovanni Toti, del ministro del Turismo Daniela Santanchè, del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e di un suo assessore in particolare, hanno ancora una volta posto all’attenzione dell’opinione pubblica il tema dell’integrità morale quale prerequisito essenzia…
MONDO. Quando, nel febbraio 2022 i carri armati russi hanno varcato i confini dell’Ucraina, l’Europa si è resa conto di una sua pericolosa condizione di dipendenza.
ITALIA. I sempre più efferati fenomeni di violenza giovanile, figli di un colossale vacuum valoriale e sentimentale, impongono un’urgente riflessione su cosa occorra fare per tamponare questo orrore in atto giorno dopo giorno.
MONDO. La storia insegna che l’apertura commerciale e la libera circolazione di merci, capitali, idee e persone sono potenti motori d’integrazione e prosperità.
MONDO. Il Financial Times di recente si è soffermato sul fenomeno delle milizie aziendali cinesi, evidenziando come lo scorso anno almeno sedici grandi società abbiano creato milizie aziendali.
ITALIA. È sotto gli occhi di tutti come il voto europeo si sia concentrato sulla personalizzazione delle candidature. Lo hanno fatto in particolare Giorgia Meloni, Elly Schlein e Antonio Tajani, che verranno certamente eletti ma rinunceranno a fare parte del Parlamento europeo per cui chiedono di essere votati.
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