La povertà diminuisce nel mondo che cambia
MONDO. La povertà nel mondo non è mai uguale a se stessa.
MONDO. La povertà nel mondo non è mai uguale a se stessa.
MONDO. Dieci favorevoli (tra cui l’Italia e la Francia), cinque contrari e dodici astenuti. Così si sono schierati gli Stati dell’Unione europea rispetto alla proposta della Commissione di introdurre dazi compensativi sulle auto elettriche cinesi per rispondere alla massiccia erogazione di sussidi pubblici in spregio alla libera concorrenza.
MONDO. Quanti assegni vi è capitato di firmare lo scorso anno? Con ogni probabilità, molto pochi. Per la prima volta, infatti, nel 2023 in Italia la percentuale di operazioni simili - sul totale dei pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante - è scesa addirittura sotto l’1%.
MONDO. Molti operatori privati europei coinvolti nella transizione ecologica attraversano una situazione complicata.
MONDO. Non che mancassero i segnali di allarme per l’industria manifatturiera e quella dell’auto in particolare, in Italia come in altri Paesi europei, tuttavia le notizie in arrivo dalla Germania rappresentano uno spartiacque.
MONDO. Una strategia esplicita da parte di Mosca che rischia di passare al di sotto dei radar dell’opinione pubblica.
MONDO. Uno spettro si aggira per l’Europa: la deindustrializzazione. L’accordo quadro per salvaguardare l’area industriale ex Bluetec a Termini Imerese, salutato positivamente in queste ore da Governo e sindacati, non deve far perdere di vista tale rischio.
MONDO. L’economia, o più precisamente: l’inflazione, potrebbe giocare un ruolo decisivo nelle prossime elezioni americane, una volta che si sarà posato il polverone sollevato finora dalla scelta dei candidati a presidenza e vice presidenza.
MONDO. «Ci sono dei decenni in cui non accade nulla. E poi delle settimane in cui accadono decenni». Questa frase, attribuita al rivoluzionario Lenin, si adatta bene al recente susseguirsi di svolte e imprevisti nella campagna elettorale statunitense, tra attentati sul palco e ritiri dalla scena.
ITALIA. «L’irrobustimento delle imprese, la solida posizione finanziaria delle famiglie e la forza delle banche ci consentono di guardare avanti con fiducia - ha detto il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta - ma non devono indurre a un eccessivo ottimismo».
MONDO. A sette giorni dal voto per il Parlamento europeo, le Considerazioni finali del Governatore Fabio Panetta potrebbero essere lette – magari con un eccesso di sintesi – come il manifesto di un europeismo realista e radicato nell’interesse nazionale.
ITALIA. È auspicabile che sul futuro dell’intelligenza artificiale (I.A.) e sulle sue ricadute sul mondo del lavoro si continui a riflettere e a discutere nell’arena pubblica.
MONDO. Nelle prossime ore il presidente Biden potrebbe annunciare l’ennesima mossa degli Stati Uniti nella guerra fredda commerciale in corso con la Cina.
MONDO. Francia, Serbia e Ungheria. Le tre tappe europee della missione del presidente cinese Xi Jinping offriranno nelle prossime ore nuovi indizi e utili occasioni per riflettere sui rapporti tra il nostro continente e la seconda economia del pianeta.
MONDO. La competitività di una singola azienda e di un intero settore industriale, da cui discende la capacità di generare ricchezza e lavoro per un’area specifica o tutto un Paese, non si misura in astratto ma in un contesto di riferimento - nazionale e, sempre più spesso, internazionale - che cambia continuamente.
MONDO. Se l’economia italiana è strettamente legata a quella della Germania, che è il nostro primo partner commerciale, l’economia lombarda - nello specifico - lo è ancora di più.
ITALIA. «Vivere per il presente è l’ossessione dominante - vivere per se stessi, non per i predecessori o per i posteri», scriveva lo studioso statunitense Christopher Lasch nel 1979, nel libro «La cultura del narcisismo».
MOTORI. Siamo a un tornante cruciale per l’industria automobilistica europea, uno dei pilastri della manifattura del continente e dell’Italia in particolare.
MONDO. «I governanti democratici dell’Europa hanno adottato, rovesciandola, quella che fu la parola d’ordine di Gambetta per l’Alsazia e la Lorena: “Parlarne sempre e non pensarci mai” è la loro divisa».
MONDO. La Borsa giapponese non è mai stata così forte. L’indice Nikkei ha superato i 39.000 punti, battendo così il record di 38.915 segnato nell’ormai lontano 29 dicembre del 1989.
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