Ucraina in guerra, dalle stragi del ’41 alle cronache di oggi
LA RECENSIONE. Jonathan Littell ha abituato i suoi lettori, fin con il suo esordio «Le Benevole» (Einaudi), ad esplorare il male e la crudeltà fin dentro ai suoi anfratti più tetri.
LA RECENSIONE. Jonathan Littell ha abituato i suoi lettori, fin con il suo esordio «Le Benevole» (Einaudi), ad esplorare il male e la crudeltà fin dentro ai suoi anfratti più tetri.
LA RECENSIONE. Libri sul calcio e sulle tragedie che hanno costellato la storia del calcio.
LA RECENSIONE. Unione di memoria e letteratura, l’analisi di «Alla corte di mio padre» del Premio Nobel per la letteratura Isaac Bashevis Singer.
LA RECENSIONE. Pubblicato nel 2023 e ora tradotto in italiano da Antonietta Pastore per Einaudi, «La città e le sue mura incerte» di Haruki Murakami segna una sorta di ritorno alle origini del grande scrittore giapponese.
LA RECENSIONE. «La metà del mio tempo» è il lascito di un autore che ha saputo, in tempi cinici e nichilisti, offrire la magia dell’avventura letteraria.
LA RECENSIONE. Due libri, due recensioni veloci. Il parere di due giornalisti.
«Il fiume dalla foce alla fonte» di Piero Scanziani, un testo sulla vita vista da chi l’ha vissuta con coraggio e pienezza senza mai darsi pace.
LA RECENSIONE. Prima rivoluzione ad aprire le danze del Novecento, quella messicana del 1910 ha due principali protagonisti, Emiliano Zapata, anarchico e guerrigliero, e Francisco Villa, meglio conosciuto come Pancho, proprietario terriero e poi generale e politico.
Ci sono figure che rappresentano anche inconsapevolmente un’epoca attraversandola e dandole forma e spesso in alcuni casi mutandola nel profondo.
LA RECENSIONE. James Foley è un giornalista che non ci pensa due volte a raggiungere l’Afghanistan alla ricerca della verità.
IL LIBRO. «Attaccare la terra e il sole» affronta la violenta guerra d’invasione coloniale da parte francese che si scatenò a metà Ottocento in Algeria.
IL LIBRO. Vedere le cose e capirle, attraversarle e farle diventare proprie. Dare forma a inedite relazioni mettendo in discussione regole spesso prive di ogni motivo d’essere.
IL LIBRO. Nato all’alba del Novecento, nel 1906, Kurt Gödel è forse il più importante e rilevante matematico del secolo scorso.
IL LIBRO. Dapprima fu «Silence», il film capolavoro di Martin Scorsese del 2016 con il quale il regista tornava a collaborare con il suo storico sceneggiatore Jay Cocks.
IL LIBRO. Cento anni fa nasceva a Venezia Franco Basaglia, l’uomo che riuscì a rivoluzionare l’approccio alla cura mentale, sia abbattendo l’istituzione manicomiale, strutturata e pensata per secoli in veri e propri lager che ne impedivano ogni forma possibile di cura, sia innovando le pratiche di ascolto.
IL LIBRO. Dipendente di AirFrance ed esordiente a sessant’anni, Laurent Petitmangin scrive con «Quello che serve di notte» (Mondadori, per la bella traduzione di Elena Cappellini) un romanzo formidabile e al tempo stesso necessario.
L’opera di uno scrittore è spesso l’insieme esploso degli episodi cruciali della propria biografia.
LA RECENSIONE. Immersi in una qualunque provincia italiana che ricorda certi borghi in via di abbandono che si arrampicano sugli Appennini nel centro sud, i protagonisti di «Tarassaco» (Scatole parlanti) vivono la propria giovinezza tra ingenue scorribande amorose e un’angoscia latente e perenne che incornicia le loro giornate.
LA NOVITÀ. Il mondo in tutta la sua complessità ed estensione può trovare spazio in una relazione intima, in un’intesa che vede coinvolti due ragazzini, Tan e Rosa.
IL LIBRO. Ernesto Ferrero, con «Italo» (Einaudi, pagine 232, euro 19), traccia un percorso biografico di Italo Calvino che parte dall’infanzia, o meglio dalle vite (vulcaniche) dei suoi genitori, per costruire un vero e proprio profilo dello scrittore colto dietro le quinte.
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