Meloni, il no in Europa un vulnus politico
MONDO. La politica italiana discuterà a lungo del no del partito di Giorgia Meloni alla rielezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea.
MONDO. La politica italiana discuterà a lungo del no del partito di Giorgia Meloni alla rielezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea.
EUROPA. Oggi Ursula von der Leyen chiederà al Parlamento europeo di essere confermata nella carica di presidente della Commissione, in linea con la decisione del Consiglio europeo dei giorni scorsi di sostenere il bis.
EUROPA. Nelle prossime ore, alla vigilia del voto su di lei al Parlamento europeo, Ursula von der Leyen incontrerà il gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, la formazione di cui Giorgia Meloni è leader.
ITALIA. Il governo italiano ha una linea di politica estera espressa dal presidente del Consiglio, leader del partito di maggioranza relativa, e dal suo ministro degli Esteri (capo del secondo partito del centrodestra) e una linea di politica estera alternativa portata avanti dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture, leader del terzo partito della coalizione.
ITALIA. Per Giorgia Meloni il vertice Nato in corso a Washington subito dopo le elezioni francesi e a un passo dal voto al Parlamento europeo sulla nuova Commissione europea, è un test assai significativo e non facile da superare.
ITALIA. Quella di Giorgia Meloni mercoledì 26 giugno alla Camera, è stata una vera e propria intemerata contro l’Europa «gigante burocratico», «invasivo», «ideologico», da cui i cittadini si stanno allontanando.
ITALIA. Il risultato dei ballottaggi nei Comuni, arrivato dopo il turno congiunto di Europee e Amministrative, contiene diversi avvertimenti per Giorgia Meloni e la sua coalizione di centrodestra, e insieme un deciso incoraggiamento al Pd.
ITALIA. Giornata di fuoco tra Montecitorio, Palazzo Madama e piazza Santi Apostoli. Protagonista: lo scontro politico durissimo sulle riforme istituzionali portate avanti dal centrodestra, quello stesso scontro che qualche giorno fa ha provocato i disordini d’Aula a tutti noti (purtroppo anche all’estero).
MONDO. La giornata cruciale per decidere chi governerà l’Europa nei prossimi anni è cominciata per Giorgia Meloni con messaggi a lei indirizzati per nulla rassicuranti.
ITALIA. Quattro giorni dopo l’apertura dei seggi delle elezioni europee e la conta dei relativi voti, Giorgia Meloni volerà in Puglia, a Borgo Egnazia, per presiedere il G7
ITALIA. Giorgia Meloni è tornata sulla polemica che ha investito il suo vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini per le parole – sue e dei suoi – contro il discorso del Presidente sulla «sovranità europea».
ITALIA. Giorgia Meloni ha fatto cadere il tabù riuscendo laddove persino Silvio Berlusconi aveva fallito: varare la separazione delle carriere dei magistrati.
ITALIA. Dice Matteo Renzi, che di queste cose se ne intende: «Se Giorgia Meloni perderà il referendum sulla sua riforma del premierato, dovrà dimettersi, che lo voglia oppure no».
ITALIA. Il vice ministro del Mef Maurizio Leo, l’esperto fiscale di Giorgia Meloni e di FdI, candidato a sostituire Giancarlo Giorgetti alla guida del ministero in caso di rimpasto governativo post elezioni, ha firmato lo stop al decreto che rispolverava il vecchio e odiato (dalla destra) redditometro.
IL COMMENTO. Oggi si vota in Parlamento la fiducia al governo sul decreto che mette un freno alla spesa pubblica causata dal cosiddetto Superbonus. Le opposizioni protestano (come sempre quando i governi mandano alle Camere troppi provvedimenti impacchettati dalla fiducia) e avanzano il sospetto che lo strumento più imperativo previsto dai regolamenti parlamentari serva soprattutto a riportare …
ITALIA. Da quel che si è capito martedì sera, il duello tra Antonio Tajani e Giancarlo Giorgetti sulle nuove misure «di austerità» potrebbe finire con un pareggio.
ITALIA. Più si allungano i tempi degli arresti domiciliari di Giovanni Toti più le dimissioni da governatore della Regione Liguria diventano probabili.
ITALIA. È la seconda volta nella storia repubblicana che in Liguria viene arrestato il presidente della Regione. Successe agli albori di Tangentopoli, primi anni Novanta, con il socialista Alberto Teardo che fu fulminato all’istante dalle parole roventi di Sandro Pertini, allora Presidente della Repubblica.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto, tra i più vicini a Giorgia Meloni, ha dovuto fare una seconda intervista di precisazione a sole quarantotto ore da quella in cui aveva stroncato le parole del presidente francese Macron sulla possibilità di un intervento diretto degli europei sul suolo ucraino in caso di sfondamento russo.
ITALIA. Fatte le liste, scatta la polemica. Tranne due, tutti i leader si candidano al Parlamento europeo. E di questi, ce n’è uno solo, Renzi, a promettere che si siederà sulla poltrona di Bruxelles e non resterà a Roma.
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