La tessera del tifoso va correttaPiù efficacia contro la violenza
Se è vero che la «tessera del tifoso» è in via di sperimentazione, ci sarà molto da rivedere dopo gli atti di teppismo scatenati allo stadio di Bergamo dagli ultrà interisti (provvisti del documento) durante la partita di domenica 18 gennaio: prima bombe carta poi lancio di bengala, uno dei quali, sparato dal settore Ospiti verso la curva Sud, è costato una ferita al volto a uno spettatore bergamasco. Così quella carta speciale varata dal ministro del’Interno Roberto Maroni per certificare la «buona condotta» di un tifoso ora suscita perplessità, se non nelle intenzioni, nell’efficacia del provvedimento. E’ quello che pensano alcuni politici bergamaschi da noi interpellati.Per avere la tessera del tifoso bisogna essere privi di Daspo (diffida) e non aver collezionato negli ultimi cinque anni condanne, anche di primo grado, per violenze da stadio. La carta è rilasciata dalle società di calcio su disposizione del Casms, il Comitato analisi e sicurezza delle manifestazioni sportive che fa capo al ministero dell’Interno che ha lanciato l’iniziativa in collaborazione con l’Osservatorio del Viminale (quello che decide se una trasferta è a rischio o meno). Ci si chiede però su che base i teppisti di domenica erano in possesso della carta e quindi erano autorizzati a recarsi allo stadio.Giovanni Sanga(Pd) non ritiene che la tessera del tifoso sia lo strumento giusto per combattere la violenza negli stadi «ma bisogna lavorare sulla prevenzione». Giorgio Jannone (Pdl) non ritiene che gli episodi durante Atalanta-Inter siano una bocciatura della carta «ma va corretta. Il fatto del bengala è gravissimo. Le perplessità ci sono. Ne parlerò in Parlamento con il ministro Maroni».Gabriele Cimadoro (Idv) aggiunge che «il provvedimento può funzionare, il problema è a chi i club rilasciano la tessera. Ma le trasferte non si possono vietare perché il pubblico è parte integrante del calcio».Giacomo Stucchi (Lega Nord): «Bisogna essere più selettivi e restrittivi nel concedere la carta al tifoso. Società e tifoserie vanno responsabilizzate. E poi bisogna punire anche chi copre e aiuta il teppista». (19/01/2009)