Morti per l’amianto, si allungala lista delle vittime
Dopo la morte, avvenuta nel giugno scorso, di un altro operaio che aveva lavorato nella stabilimento di Sabbio della Dalmine Spa, salirebbero a 31, secondo le contestazioni della Procura, gli ex dipendenti che sarebbero morti dopo aver prestato la loro opera in quello stesso impianto produttivo. in conseguenza di ciò, nell’udienza di venerdì si è dovuto aggiornare il capo di imputazione contro tre ex dirigenti dell’azienda accusati di omicidio colposo e lesioni gravi colpose.Nell’udienza di venerdì tre parti civili hanno rinunciato alla loro costituzione dopo aver raggiunto un accordo economico extragiudiziale. Chi ha ribadito l’istanza di costituzione è invece la Fiom-Cgil con l’avvocato Giuseppe Cattalini, dopo che nell’udienza preliminare era stata ammessa la Fim-Cisl. Di queste due posizioni, a cui si oppongono le difese, si discuterà nella prossima udienza, l’11 marzo. Al pm Franco Bettini non è rimasto altro che aggiornare il capo d’imputazione, dopo che a giugno è morto uno degli operai malati che aveva lavorato nel reparto di Sabbio dal 1957 fino al 31 marzo del ’90.(16/01/2009)