Il rumeno «costretto a spogliarsi» sul bus Atb
Intervengono Pezzotta, Bruni e Scarfone

Una fonte interna all’Atb: «Il ragazzo si è spogliato da solo»

E’ arrivato in Parlamento il caso del cittadino rumeno che un controllore dell’Atb avrebbe costretto a spogliarsi perchè sospettato di essere autore del furto del cellulare di un passeggero. Prima Margherita Miotto del Pd ha chiesto al Governo di riferire in Aula sull’episodio riguardante l’aggressione ad un clochard a Rimini. Ciò ha scatenato un dibattito tra maggioranza e opposizione, culminato nelle parole di Savino Pezzotta, che ha ricordato quanto riferito da L’Eco di Bergamo, ovvero il caso del controllore che avrebbe chiesto ad un rumeno di spogliarsi accusandolo del furto di un telefonino. Claudio D’Amico, Lega, ha replicato affermando che «il centrosinistra interviene solo quando viene toccato un extracomunitario. Non si ricorda mai quando succede qualcosa ad un cittadino italiano». Il Presidente Fini a questo punto ha ritenuto ribadire l’opportunità di interventi per difendere i diritti di tutti i cittadini, indipendentemente da qualsiasi altro fattore. «Mi auguro – ha detto Fini – e mi rivolgo a tutti i colleghi, che sia vicino il giorno in cui in ogni deputato riterrà doveroso intervenire ogni qualvolta venga leso il diritto di una persona umana, quale che sia il colore della pelle, la cittadinanza o la religione. Quello sarà un momento positivo per tutti i gruppi, nessun escluso». Il caso di Bergamo era iniziato come detto con un cellulare rubato sull’autobus. Secondo la versione di alcuni passeggeri a bordo un controllore, individuato il sospetto: un giovane rumeno senza fissa dimore, lo avrebbe fatto spogliare, tra l’imbarazzo dei passeggeri, tanto che l’episodio verrà subito dopo segnalato all’Atb. L’azienda ha assicurato che: «Sono in corso accertamenti per verificare eventuali responsabilità, anche alla luce delle segnalazioni arrivate». In merito alla vicenda il direttore generale dell’Atb Gianni Scarfone ha affermato che «tutta la giornata di oggi è stata dedicata ad acquisire elementi in merito all’accaduto. Il controllore ha fornito una sua versione dei fatti. Abbiamo inoltre vagliato alcune testimonianze. Purtroppo l’immigrato dopo l’episodio si è allontanato e di lui non abbiamo alcuna traccia».In una nota alla stampa, Scarfone, afferma di aver «da subito ha avviato un accertamento rapido e rigoroso del denunciato comportamento vessatorio tenuto da un controllore dell’Azienda nei confronti di un cittadino straniero». «Tuttora sono in corso gli accertamenti necessari tesi a verificare la dinamica dell’accaduto che, se confermata, non potrà che determinare l’applicazione dei provvedimenti commisurati alla gravità del fatto. Intendo rassicurare - aggiunge - il Sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, la città, l’opinione pubblica, gli organi di stampa e tutti coloro che hanno, in queste ore, seguito la vicenda, che tutti gli accertamenti saranno condotti con la massima serietà, celerità e nel rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte». L’ATB invita coloro che hanno assistito al fatto a prendere contatto con il proprio Ufficio legale al n. 035-364211.Da parte sua il Sindaco Roberto Bruni ha sollecitato un accertamento rapido e rigoroso sull’eventuale comportamento vessatorio tenuto da un controllore dell’azienda ATB nei confronti di un cittadino immigrato. Il Sindaco ha avuto ampie rassicurazioni dalla direzione ATB che gli accertamenti, già in corso, verranno condotti con la massima celerità.(11/11/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA