Sorgenti prosciugate sul Monte Canto
Gli interventi proposti da Italcementi

Dopo le verifiche e gli studi, dai quali è emersa una stretta dipendenza del regime delle sorgenti dalle condizioni climatiche e, solo per le zone di Calusco, Carvico e della Madonna delle Canne, un’interferenza tra i cantieri per la galleria Italcementi a servizio delle cave Monte Giglio (Calusco d’Adda) e Colle Pedrino (Palazzago) con la circolazione idrica sotterranea, la Società Italcementi S.p.A. ha proposto alcuni interventi compensativi. Questi riguardano, nel dettaglio:•lo scarico del drenaggio della galleria, quantificato in circa 15-20 l/s, da immettere nel Torrente Grandone a Calusco d’Adda, come per altro già concordato con apposito Protocollo d’Intesa nel 2002 con i Comuni di Carvico e Calusco d’Adda. Questo intervento è stato completato alla fine di marzo di questo anno.•Il pompaggio dal pozzo piezometrico esistente in località Madonna delle Caneve (utilizzato per il monitoraggio del tunnel italcementi) e la canalizzazione dell’acqua prelevata (pari a 1 litro/secondo) al bacino sotteso dalla sorgente, originariamente presente e andata in asciutta. L’Italcementi S.p.A. si è fatta carico dei costi di ripristino del pozzo e di quelli per la gestione e la manutenzione attraverso un contributo che rientrerà nelle attività di gestione del P.L.I.S. del Monte Canto e del Bedesco.•Lo Studio condotto dal Politecnico di Milano non ha evidenziato una relazione di casualità tra lo scavo della galleria e la variazione del regime delle sorgenti qui esistenti nella zona del Monte Canto. E tuttavia, l’Italcementi S.p.A. si è resa comunque disponibile alla realizzazione di un sondaggio a carotaggio continuo in prossimità del bacino di alimentazione di una sorgente nota, allo scopo di intercettare la superficie piezometrica e ripristinare la circolazione idrica in quel settore, facendosi carico dei costi di indagine e scavo del pozzo, nonché di quelli relativi alla gestione e manutenzione dello stesso attraverso un contributo al P.L.I.S. del Monte Canto e del Bedesco.•È stata condivisa la volontà di proseguire l’attività di monitoraggio del sistema idrologico della zona delle sorgenti censite, a tutela dello stesso P.L.I.S. del Monte Canto e del Bedesco. L’Italcementi S.p.A. si è resa disponibile a sostenerne i costi attraverso un adeguato contributo al P.L.I.S. del Monte Canto e del Bedesco.•Infine, verrà quantificato lo scarico del drenaggio del tunnel Italcementi nel Torrente Grandone attraverso un apposito monitoraggio sulle venute d’acqua in galleria.(28/06/2006)

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