Malattie rare, raccolti 21mila euro per la ricerca

SOLIDARIETÀ. La Fondazione Armr ha organizzato una serata di beneficenza per finanziare una borsa di studio da donare all’Istituto Mario Negri.

Una borsa di studio per finanziare l’attività di un giovane ricercatore all’Istituto Mario Negri. Questo l’obiettivo – raggiunto – della terza edizione di «Arte è Ricerca», una serata di raccolta fondi organizzata dalla Fondazione ARMR (Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare) all’ex monastero di Astino con la collaborazione della Mia, l’Opera Pia di Misericordia Maggiore, proprietaria del complesso. Un’iniziativa di beneficenza che grazie alla generosità degli oltre 300 donatori intervenuti, ha consentito alla Fondazione di raccogliere i 21mila euro necessari per sostenere un anno di ricerche sulle malattie rare, attraverso il lavoro di un giovane medico. La serata, alla quale erano presenti anche i candidati sindaco di centrodestra e centrosinistra Andrea Pezzotta ed Elena Carnevali, è stata animata da uno show cooking dello chef Mirko Ronzoni, che ha realizzato un menu utilizzando i prodotti tipici del territorio donati da alcune aziende bergamasche. La solidarietà al centro dell’evento: «Il nostro ringraziamento va a tutti i sostenitori e agli amici che non smettono mai di credere che l’unione fa la forza per il bene comune – ha detto Giuseppe Mazzoleni, vicepresidente di Armr –. E anche con questa iniziativa abbiamo raggiunto l’obiettivo importante di una borsa di studio per un giovane ricercatore dell’Istituto Mario Negri».

I riconoscimenti che la Fondazione ha distribuito negli anni per la ricerca sulle malattie rare sono oltre 300. Anche nel 2023 le borse di studio donate dall’Armr saranno assegnate attraverso un bando internazionale.

Sono già oltre 300 i riconoscimenti che la Fondazione ha distribuito negli anni per la ricerca sulle malattie rare, tra borse di studio e «grant» alla carriera destinati ai medici che hanno speso parte della loro vita in questo settore della medicina. Anche quest’anno le borse di studio donate dall’Armr saranno assegnate attraverso un bando internazionale. «Di recente abbiamo trovato la cura per la sindrome emolitico-uremica, una malattia rara che colpisce i bambini – spiega Ariela Benigni, coordinatrice delle ricerche del Mario Negri –. Ora dobbiamo trovare il modo perché questa cura, costosissima, sia accessibile a tutti attraverso il sistema sanitario nazionale». Ma la ricerca va avanti: «Stiamo cercando una cura anche per una malattia simile, attraverso una terapia cellulare sperimentale – prosegue Benigni –. Un ricercatore sponsorizzato dalla Fondazione Armr sta lavorando su un sistema per provare a combattere le malattie autoimmuni. Armr con le sue donazioni assicura la formazione e questo è molto importante».

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