«L’inverno non esiste più, dobbiamo abituarci». Mercoledì torna il sole, ma sarà passeggero

METEO. Temperature sopra i 15 gradi nel pomeriggio del 24 aprile, poi torna ancora la pioggia fino a domenica, con parziali schiarite.

La primavera sembra sparita all’improvviso, ma anche l’inverno non esiste più. A confermarlo è il meteorologo di 3BMeteo, Daniele Berlusconi: «Dobbiamo abituarci a inverni sempre più miti e a primavere con fasi fredde, periodi con valori sotto la media, che vanno a contrastare con altri 11 mesi dell’anno dove, invece, le temperature sono sopra le medie stagionali, anche quelle del recente passato».

Una situazione che, ancora una volta, s’inserisce nel contesto del riscaldamento globale, con le temperature che, rispetto all’epoca preindustriale, sono superiori di circa 1,4 gradi: addirittura 2 gradi sul Mediterraneo e l’Italia. Le previsioni di 3BMeteo segnalano il ritorno del bel tempo nella giornata di mercoledì 24 aprile, con temperature al di sopra dei 15 gradi nelle ore più calde della giornata.

Ma la tregua è passeggera

Una tregua passeggera, con tutta probabilità, perché la pioggia dovrebbe tornare a cadere sulla città nel pomeriggio del 25 aprile, alternandosi a parziali schiarite fino a domenica 28.

«Non è una novità di adesso, succedeva anche in passato. La differenza è che prima c’erano anche i veri inverni, con freddo, gelate, nevicate a bassa quota e temperature che scendevano anche dieci gradi sotto lo zero».

«È lecito attendersi le fasi più invernali in primavera perché è in questo periodo che, da sempre, avviene quella che chiamiamo “rottura stagionale” – continua il meteorologo –. Il vortice polare, un vortice freddo che in inverno staziona sopra il Polo Nord, nell’emisfero boreale, va sgretolandosi nel corso della primavera, quando lì arrivano i raggi solari. Si disintegra e sfaldandosi è più facile che invii le sue fredde masse d’aria alle medie latitudini europee».

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«Ora non esiste più l’inverno»

Al contrario questo vertice polare in inverno è molto forte e rimanendo arroccato nei luoghi d’origine, da noi circolano sempre masse d’aria temperate atlantiche, se non addirittura, talvolta, di matrice sud tropicale, lasciando le fasi invernali alla primavera. «Ma non è una novità di adesso – conclude Berlusconi -. Succedeva anche in passato. La differenza è che prima c’erano anche i veri inverni, con freddo, gelate, nevicate a bassa quota e temperature che scendevano anche dieci gradi sotto lo zero. Poi seguiva una fase più mite, primaverile, e infine c’era la sfuriata fredda a metà primavera. Ora non esiste più l’inverno, ma solo queste gelate tardive e fasi fredde che, in un contesto di generale riscaldamento climatico, dovremo attenderci anche in futuro tra marzo e aprile».

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