Il vento gela le cascate del Serio, candele di ghiaccio sui tre salti

VALBONDIONE. Paesaggio decisamente inusuale per la seconda metà di aprile: effetto del crollo delle temperature e delle forti raffiche.

Dopo le temperature quasi estive registrate la scorsa settimana, la situazione meteo ha subito un drastico mutamento in pochi giorni. Le precipitazioni di lunedì sono risultate nevose fino a quote collinari, con paesaggi imbiancati fin verso gli 800/900 metri di quota. Oltre al crollo delle temperature va segnalata l’azione del vento, i cui effetti sono stati più evidenti nella parte alta delle valli. Sabato la punta massima è stata registrata alla stazione del Centro meteo lombardo posizionata al rifugio Curò, con una velocità prossima ai 90 chilometri all’ora («solo» 76 lunedì).

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Al rifugio Curò meno 5 gradi

Come spesso capita in queste circostanze le basse temperature e l’azione del vento hanno permesso la formazione di grosse candele di ghiaccio sui tre salti delle cascate del Serio: il piccolo rivolo che precipita perennemente dall’alto è stato infatti trascinato lateralmente dalle sue folate depositandosi sulla parete rocciosa. Il fenomeno, seppure di grande rilevanza nei mesi invernali, risulta decisamente più inusuale nell’ultima decade di aprile e soprattutto in considerazione dei 15/16 gradi registrati nei giorni scorsi (lunedì al vicino rifugio Curò la temperatura minima ha segnato un valore di -5).

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